Vaccino e cura contro il coronavirus: domande e risposte

A che punto siamo con la ricerca e lo sviluppo di un vaccino in grado di sconfiggere la pandemia? Abbiamo provato a rispondere ad alcune domande
Vaccino e cura contro il coronavirus: domande e risposte© EPA
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ROMA - L'obiettivo è ambizioso, epocale: produrre milioni di dosi di vaccino anti-Covid prima di Natale per scongiurare la seconda ondata prevista il prossimo inverno. E' la scommessa che la scienza si è imposta, un missione al limite dell'impossibile ma non del tutto irrealizzabile. Merito della tecnologia e della conoscenza, capace di raggiungere obiettivi impensabili fino a dieci anni fa. Le prove di efficacia e sicurezza effettuate sui primi 320 volontari di età compresa tra i 18 e i 55 anni reclutati nel Regno Unito hanno dato esiti incoraggianti ma qual è la situazione attuale? Proviamo a rispondere ad alcune domande molto gettonate in questi giorni.

A che punto è la ricerca di un vaccino?

E’ l’obiettivo principale che si è posta la scienza a livello planetario. Al momento ci sono più di 80 studi in corso in ogni parte del pianeta e alcuni di questi hanno già superato la fase del test sugli animali passando a quello sugli uomini. Ci sono molti candidati vaccini anti-COVID-19 allo studio, di cui 5 in fase clinica.

Cosa sta facendo l’Italia nella ricerca del vaccino?

L’azienda italiana Advent-Irbm di Pomezia è in prima linea e, almeno al momento, è tra le protagoniste insieme allo Jenner Institute dell’università di Oxford nella sviluppo di un vaccino in grado di fermare il Coronavirus. E’ tra l’altro la prima in Europa ad aver cominciato il test sugli esseri umani. Ad oggi è già stato somministrato ad oltre 320 volontari e potrebbe essere disponibile già a dicembre.

Come sarà prodotto a livello globale?

La multinazionale farmaceutica AstraZeneca è entrata nella squadra, stringendo un accordo con lo Jenner: sarà responsabile dello sviluppo, della produzione e distribuzione del vaccino a livello mondiale. “Vogliamo essere pronti con 100 milioni di dosi entro la fine dell’anno e poi ampliare”, ha annunciato al Financial Times il chief executive dell’azienda, Pascal Soriot. Per accelerare ancora di più la procedura, sarà adottato un modellono for profit” che sarà valido per tutta la durata della pandemia.

Quando sarà disponibile il vaccino?

Qualora tutto dovesse andare secondo i piani e non ci dovessero essere intoppi durante i vari test sugli umani, un vaccino potrebbe essere pronto già per dicembre 2020. La maggior parte degli esperti, però, indica la metà del 2021 come la data più probabile.

C’è un farmaco in grado di rallentare il Coronavirus?

Alcuni test condotti negli Stati Uniti suggeriscono che il farmaco remdesivir sia efficace per rallentare e superare l’infezione da Covid-19. Il farmaco è stato originariamente sviluppato per combattere l’Ebola. A confermare l’efficacia del farmaco è stato il professor Anthony Fauci, uno dei virologi più stimati al mondo e attualmente a capo della task force americana contro la pandemia: “E’ stato accertato che il remdesivir può bloccare il virus”. C’è però un altro studio cinese che in realtà ha dimostrato che lo stesso farmaco in realtà non dia grossi benefici. Attualmente nel mondo ci sono circa 300 test clinici in corso per trovare rimedi farmacologici efficaci contro il coronavirus.    


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