ROMA - E' attesa in questi giorni una norma in materia di privacy che sblocchi qualsiasi impedimento per contattare, attraverso le Asl nelle varie Regioni, le richieste ai singoli cittadini selezionati per i test sierologici su scala nazionale sul Coronavirus. La questione della privacy, a quanto si apprende, riguarda il reperimento dei contatti telefonici dei singoli cittadini che saranno chiamati a fare il test. In attesa che venga definitivamente messa a punto la norma, sarà avviata anche una campagna informativa di comunicazione. Ai test dovrebbero essere sottoposti i primi 150mila italiani presenti nel campione definito da Istat e Iss. Le analisi saranno effettuate in laboratori specifici della Asl di riferimento. Il campione della popolazione da testare viene scelto sulla base di sei fasce di età, della provenienza geografica e dei profili lavorativi, oltre che il sesso.