Coronavirus Italia, lockdown si o no: i 4 scenari

Iss e Protezione Civile stilano quattro possibili futuri per il nostro paese a seconda del valore RT del contagio
Coronavirus Italia, lockdown si o no: i 4 scenari© EPA

ROMA - La curva dei contagi torna a salire in Italia e con questa anche l'indice Rt, il parametro che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva, ovvero il numero medio delle infezioni prodotte da ciascun individuo infetto. Al fine di tamponare l'aumento dei contagi, è stato emanato un nuovo Dpcm che prevede misure ancor più restrittive nella vita pubblica e privata dei cittadini. L'Iss (Istituto Superiore di Snaità) e la Protezione civile hanno ipotizzato quattro scenari futuri in vista dell'aumento dei contagi e della crescita dell'indice Rt. In base a questo fattore scatterebbero un susseguirsi di misure restrittive prima di arrivare al lockdown totale come avvenuto lo scorso mese di marzo. Intanto oggi nel nostro Paese si è registrato un nuovo record di contagi 7332 nelle ultime 24 ore (152mila i tamponi).

Ecco i quattro possibili scenari futuri:

Rt poco sopra l'1 e contagi immutati da due o tre mesi. Si agirebbe in questo caso con la rimodulazione delle attività con quarantena dei contatti, uso di mascherine, distanziamento fisico, igiene individuale e sanifcazione ambientale.

Coronavirus, record di contagi in Italia: 7332 in un giorno


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Rt tra 1 e 1,25, con una trasmissione del coronavirus diffusa ma ancora gestibile. In questa situazione si potrebbe osservare un aumento della percentuale dei sintomatici, con ospedalizzazione e ricoveri più frequenti. Si dovrebbre optare per la chiusura prima anticipata e poi totale dei locali notturni, di bar, dei ristoranti per disinnescare i pericoli della movida.

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Rt tra 1,25 e 1,50, si entrerebbe nel terzo scenario, con l'epidemia diffusa e il sistema sanitario al limite. Entro due o tre mesi si assisterebbe al sovraccarico dei reparti e delle terapie intensive. Verrebbero interrotte le attività sociali, culturali e sportive con rischio di assembramenti e scatterebbe l'interruzione di alcune attività produttive e commerciali.

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Rt superiore a 1,50, comporterebbe un sovraccarico di ospedali e servizi assistenziali nel giro di un mese e sarebbe impossibile proteggere le categorie più fragili. A quel punto scatterebbe un lockdown generalizzato.

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ROMA - La curva dei contagi torna a salire in Italia e con questa anche l'indice Rt, il parametro che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva, ovvero il numero medio delle infezioni prodotte da ciascun individuo infetto. Al fine di tamponare l'aumento dei contagi, è stato emanato un nuovo Dpcm che prevede misure ancor più restrittive nella vita pubblica e privata dei cittadini. L'Iss (Istituto Superiore di Snaità) e la Protezione civile hanno ipotizzato quattro scenari futuri in vista dell'aumento dei contagi e della crescita dell'indice Rt. In base a questo fattore scatterebbero un susseguirsi di misure restrittive prima di arrivare al lockdown totale come avvenuto lo scorso mese di marzo. Intanto oggi nel nostro Paese si è registrato un nuovo record di contagi 7332 nelle ultime 24 ore (152mila i tamponi).

Ecco i quattro possibili scenari futuri:

Rt poco sopra l'1 e contagi immutati da due o tre mesi. Si agirebbe in questo caso con la rimodulazione delle attività con quarantena dei contatti, uso di mascherine, distanziamento fisico, igiene individuale e sanifcazione ambientale.

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