L'allarme del CTS: "Epidemia Covid fuori controllo in Italia"

La situazione resta molto preoccupante: "Tali condizioni non consentono allentamenti". Governo pronto a nuove restrizioni
L'allarme del CTS: "Epidemia Covid fuori controllo in Italia"© ANSA
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La situazione della pandemia Covid in Italia resta molto preoccupante. Secondo la Cabina di regia insediata presso la Direzione Generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute "quasi tutto il Paese si colloca ad un rischio moderato o alto di una epidemia non controllata e non gestibile". Il Comitato tecnico-scientifico ha evidenziato nel corso di una riunione che "tali condizioni non consentono allentamenti dei provvedimenti adottati con il decreto legge del 2 dicembre e il Dpcm del 3 dicembre". Il governo è quindi pronto ad annunciare nuove restrizioni, nel tentativo di arginare il contagio da Coronavirus, che nei primi giorni del 2021 non ha mostrato i segnali di rallentamento sperati.

Il nuovo Dpcm

Per domani è convocata una riunione dei ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza con le Regioni. Poi, mercoledì 13 gennaio, il ministro della Salute illustrerà il nuovo Dpcm, che entrerà in vigore il 16 gennaio e potrebbe avere una durata di quattro settimane. Diventeranno più severi i parametri che portano all’istituzione della zona rossa, che scatterà automaticamente in quelle Regioni dove l’incidenza settimanale è di 250 casi Covid ogni 100mila abitanti, con il Veneto e l’Emilia Romagna che potrebbero essere in questa fascia già alla fine della prossima settimana. Nel provvedimento sarà confermato il divieto di spostamento tra le regioni (comprese quelle in zona gialla) e ribadito il coprifuoco alle 22. Non dovrebbero cambiare le regole per bar e ristoranti, che potranno rimanere aperti solo in zona gialla e fino alle 18. Nel Dpcm entrerà molto probabilmente anche la proroga della chiusura degli impianti da sci, che al momento dovrebbero riaprire il 18 gennaio. Ma l’obiettivo del governo è anche quello di mostrare a un Paese sempre più stanco la luce in fondo al tunnel. E per questo nel testo dovrebbe essere introdotta una nuova zona "bianca" nella quale sarebbero aperte tutte le attività, scuole comprese. Il criterio ipotizzato per accedervi, al momento, è l’Rt sotto 0,5.


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