Crisi di governo: perché oggi può cadere

In serata l'appuntamento decisivo per l’ok al Recovery Plan: dopo Renzi potrebbe ritirare le sue due ministre
Crisi di governo: perché oggi può cadere© ANSA
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In serata si deciderà il destino del Governo Conte. Alle 21.30 si terrà il Consiglio dei Ministri che dovrà approvare il Recovery Plan: una volta terminata la riunione, il leader di Italia Viva Matteo Renzi potrebbe ritirare le sue due ministre, Elena Bonetti e Teresa Bellanova, e il sottosegretario Ivan Scalfarotto. “Se Renzi si assumerà la responsabilità di una crisi di governo in piena pandemia, per il presidente Giuseppe Conte sarà impossibile rifare un nuovo esecutivo con il sostegno di Iv” fanno sapere da Palazzo Chigi. Scontri personali e divergenze di vedute sulla gestione del Piano nazionale di ripresa, ecco come si è arrivati a questa situazione.

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Il monito di Zingaretti a Renzi

Tra i primi a inviare un messaggio al senatore fiorentino, il segretario del Pd Nicola Zingaretti: “Risolviamo i problemi e non creiamoli. Oggi c'è una maggioranza che ha salvato l'Italia e cambiato l'Europa. Buttare tutto a mare è una follia. L'Italia non se lo merita”.

Cosa potrebbe succedere

Se le ministre di Italia Viva dovessero fare un passo indietro, il premier Conte potrebbe salire al Colle per dare le sue dimissioni. A quel punto, il presidente Mattarella avvierebbe un rapido giro di consultazioni che potrebbe portare alla nascita di un terzo Governo Conte. In caso di rottura definitiva all'interno della maggioranza, il premier potrebbe anche chiedere un voto del Parlamento per "inchiodare" il partito che ha dato vita alla crisi. In quel caso o il governo cade perché viene meno la maggioranza o si salva perché nel frattempo si è creata una nuova maggioranza, anche se si tratta di una maggioranza solo numerica. Si tratta della cosiddetta ipotesi dell'aiuto dei "responsabili" che seppur raffreddata non è mai venuta meno.

Governo istituzionale o elezioni?

Se il governo Conte cade, restano solo due strade: un governo istituzionale o di salute pubblica, che però al momento vede indisponibili Pd, M5s e anche Fdi, o la strada delle urne nel più breve tempo possibile. Con tutta probabilità se il premier Conte fosse sfiduciato dalle Camere il presidente Mattarella formerebbe un governo di garanzia con un diverso premier solo per portare il Paese alle urne. 


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