Clubhouse, stop dalla Cina: censurati i dibattiti politici

Il nuovo social a inviti basato su stanze audio ha avuto davvero vita breve in territorio cinese, come sempre alla base della decisione motivi politici
Clubhouse, stop dalla Cina: censurati i dibattiti politici© EPA
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PECHINO (Cina) - Come tanti social network anche il nuovo Clubhouse è stato stroncato in Cina, alla base del bando sempre motivi legati alla politica. L'8 febbraio il regime del Partito comunista di Xi Jinping ha deciso di bandire l'applicazione, in forte espansione nel paese, perché i temi ricorrenti riguardavano: diritti umani, dossier di Taiwan, Hong Kong e gli abusi nello Xinjiang. Il governo cinese ha deciso senza mezze misure di bloccare il download dell'applicazione in toto anche per chi provava a raggirare il sistema usando i vari servizi di Vpn. Il tabloid Global Times, forte difensore del governo Xi Jinping, ha scritto un lungo articolo smentendo che il bando di Clubhouse è dovuto a questioni politiche, come sostengono i media occidentali ma anzi, gli utenti cinesi apprezzavano la libertà che il social offriva.


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