Filippo Turetta, il presunto assassino di Giulia Cecchettin, il cui corpo è stato ritrovato ieri nella zona del lago di Barcis, in provincia di Pordenone dopo una settimana in cui della giovane non si avevano più notizie, è stato trovato ed arrestato in Germania. Lo conferma Emanuele Compagno, l'avvocato del giovane. Il legale ha avvisato anche la famiglia Turetta. Il giovane è stato fermato mentre si muoveva a bordo della sua auto.
Turetta arrestato vicino Lipsia
Filippo Turetta è stato arrestato vicino Lipsia: il giovane, è stato bloccato in auto sull'autostrada A9 all'altezza della cittadina di Bud Durremberg e si trova ora in un ufficio della polizia tedesca. "Ora sarà il giudice tedesco a decidere tempi e modi del suo rientro in Italia”, ha confermato l'avvocato.
Estradizione Turetta: i tempi
Per l'estradizione di Filippo Turetta, bisognerà attendere i tempi tecnici previsti dalle procedure: generalmente qualche settimana. Il giovane è accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin. La Germania dovrà adottare la decisione finale sull'esecuzione del mandato entro 60 giorni dall'arresto. Se Turetta acconsente alla consegna, la decisione è presa entro 10 giorni. Secondo le norme, il ricercato deve essere consegnato il più rapidamente possibile a una data convenuta tra le autorità incaricate, al massimo entro 10 giorni dalla decisione finale relativa all'esecuzione del mandato d'arresto europeo.
Turetta fermato in Germania, le modalità del rientro in Italia
Turetta ha diritto ad avere un legale, un interprete ed il gratuito patrocinio. Una volta terminato l'iter in Germania, sarà consegnato alle autorità italiane, attraverso il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, che opera presso la Direzione centrale della Polizia criminale. Gli agenti andranno in Germania a prendere il giovane e lo porteranno in Italia, in genere con un volo diretto a Fiumicino dove sarà eseguito l'ordine di custodia cautelare in carcere.
Turetta, le banconote insanguinate
Nel corso della sua fuga, Turetta si era fermato a fare rifornimento a Cortina. Le telecamere di sorveglianza hanno inquadrato il ragazzo che, la scorsa domenica, introduceva delle banconote nel distributore automatico dopo essere sceso dalla sua Punto nera. Quando il titolare della stazione di servizio ha aperto l'impianto, qualche giorno dopo, tra le banconote ne ha trovata una da 20 euro con macchie di sangue.