PARIGI - La Gioconda è tornata al suo posto, nel museo del Louvre, in una sala rinnovata, ridipinta e ristrutturata, che consentirà fra l'altro un miglioramento dell'afflusso di visitatori: lo ha annunciato il museo, due mesi dopo il trasferimento del celebre dipinto di Leonardo da Vinci. Di nuovo nella Salle des Etats, di fronte alle Nozze di Cana del Veronese, il più celebre quadro di Leonardo era stato trasferito nella Galleria Medici a causa del cantiere. Da oggi è tornato nella sua sede abituale, dietro un vetro più trasparente del precedente, che consente una visibilità migliore, con una illuminazione di maggior qualità e un circuito per i visitatori più adeguato. I muri sono stati ridipinti color blu scuro, con le opere in maggior evidenza.
Lo spostamento
Il 17 luglio è avvenuta un’importante e delicata operazione: la Gioconda è stata spostata dalla sua posizione, per permettere la ristrutturazione della Salle Des États, in cui è collocata. Un’iniziativa che rientra all’interno della campagna Grand Louvre, avviata nel 2014: oltre 34.000 m2 del museo sono stati rinnovati dal 2014, tra cui 17.579 m2 di gallerie e 16.520 m2 di spazi per reception e uffici. “Una delle sale più grandi del Louvre, la Galerie Médicis è un luogo adatto per la Gioconda in quanto può ospitare decine di migliaia di visitatori che vengono a vederlo ogni giorno”, aveva spiegato lo staff del Louvre, “il dipinto sarà esposto su una parete temporanea, all’interno di una custodia protettiva a temperatura controllata come quella in cui viene solitamente presentata nella Salle des États”. Un cambiamento piccolo ma molto significativo per l’opera, realizzata nel 1503 e fissa già da molti anni dietro la teca antiproiettile. Anche le altre opere presenti nella sala verranno spostate, ad eccezione del dipinto Le nozze di Cana del Veronese: a causa delle dimensioni imponenti, è stata decisa una strada diversa per quest’opera, che verrà avvolta da una custodia protettiva per tutta la durata dei lavori. Lo spostamento dell’opera è avvenuto solo in rare occasioni: è stato trasferito alla Grande Galerie tra il 1992 e il 1995 per adattarsi ai cambiamenti degli spazi museali e alla Salle Rosa tra il 2001 e il 2005, durante la precedente campagna di ristrutturazione della Salle des États.