"Codice europeo della libertà di non credere": la partita dei diritti è ancora apertissima

Il libro di Silvia Baldassarre fornisce un quadro di normative e giurisprudenza riguardanti diritti LGBTQ, eutanasia, interruzione di gravidanza e molto altro, sia in Italia che in Europa
"Codice europeo della libertà di non credere": la partita dei diritti è ancora apertissima
Mattia Rotondi
2 min

Due anni di ricerca, anche sul campo, in giro per l’Europa. Una quantità di documenti esaminati senza precedenti. Il risultato è un libro destinato a diventare un punto di riferimento nel campo. “Il Codice europeo della libertà di non credere” è la prima opera che esamina normative e giurisprudenza per quanto riguarda tutti i variegati ambiti della laicità nella maggioranza dei paesi del continente. L’autrice è Silvia Baldassarre e la casa editrice è Nessun Dogma, progetto dell’Uaar (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti). 

Questione di diritti

La ricerca è spingersi oltre il quotidiano. Oltre il già conosciuto. Oltre le comodità intellettuali e la sicurezza delle nozioni già acquisite. Nel caso di questo libro, è in più anche organizzare un materiale immenso. Dipanare una matassa frammentata nel migliore dei casi, quando a volte addirittura informe. È trovare un filo, o più fili, con cui orientarsi in un labirinto. Ecco, questo Codice rappresenta esattamente quel filo. È uno strumento per capire lo stato dei diritti dei non credenti in ogni singolo Paese, per quanto riguarda questioni cruciali come l’insegnamento etico-religioso nelle scuole, l’interruzione di gravidanza, l’eutanasia e i diritti LGBTQ. È allo stesso tempo il film delle tappe fondamentali degli sviluppi normativi e una fotografia dello stato attuale. Dietro alla “camera”, in regia, c’è Silvia Baldassarre, assegnista di ricerca dell’Università di Firenze, la cui opera è arricchita dalla premessa di Francesco Margiotta Broglio, decano del diritto italiano.

Uno strumento nuovo

Con il Codice è possibile osservare dall’alto, come da un drone, i componenti dell’Unione europea e farsi un’idea generale del grado di laicità. Ma è possibile anche zoomare e approfondire ogni singolo Stato, anche grazie ad un pratico indice per argomenti.

Un libro divulgativo, insomma, ma non per forza per addetti ai lavori. Un’opera senza precedenti, attuale, che si inserisce perfettamente in un’epoca in cui l’esigenza dell’affermazione di certi diritti è sentita come sempre più impellente. E che a questa esigenza offre ora uno strumento scientifico completamente nuovo.


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