John Travolta, Fiorello non perdona: "Sanremo? Non vi do liberatoria per..."

Travestito da Manuel Franjo, dopo l'esibizione con Lorella Cuccarini lo showman siciliano ha lanciato una stoccata all'attore: tutti i dettagli
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SANREMO - Due giorni dopo la sua ospitata a Sanremo continua a far discutere John Travolta, finito nella bufera per una presunta pubblicità occulta a un'azienda di scarpe durante la sua esibizione sul palco dell'Ariston, dove ha ballato con Amadeus e Fiorello il 'Ballo del qua qua'.

Fiorello balla con Lorella Cuccarini: battuta su Travolta

E proprio Fiorello lo ha indirittamente tirato in ballo oggi (venerdì 9 febbraio) nel corso della quarta serata del Festival quando si è esibito con Lorella Cuccarini sulle note del suo medley. Per l'occasione lo showman siciliano si è travestito da Manuel Franjo, ballerino che insieme alla Cuccarini ha dato vita a balletti e coreografie memorabili. Tra uno spagnolo arrangiato e l'altro, Fiorello ha osservato: "La prima cosa che non vi do… è che non vi do la liberatoria… per i capelli". Un'allusione nemmeno troppo nascosta alla liberatoria che John Travolta non avrebbe voluto firmare per il 'Ballo del qua qua'.

John Travolta invitato in Romagna dalla nuova orchestra 'Santa Balera'

L'attore statunitense intanto è stato invitato ad andare in Romagna dalla nuova Orchestra 'Santa Balera', che sul palco dell'Ariston si è esibita invece sulle note di 'Romagna mia' per celebrare i 70 anni del brano composto da Secondo Casadei. "Caro John - si legge in una nota - 'Santa Balera' che rappresenta la generazione Z del liscio ha applaudito e apprezzato divertita la tua performance, ma tu rimani punto di riferimento di tutti i ballerini e cinefili della generazione Boomer. Ti invitiamo quindi quest'estate a ballare 'Romagna Mia', come hanno detto anche molti giornalisti nei talk televisivi, magari alla prossima Notte Rosa insieme all'Orchestra Santa Balera. Sarà l'incontro e l'abbraccio tra più generazioni, come avviene da sempre da noi in Romagna grazie alle nostre caratteristiche e al liscio. E ricordati - conclude la nota -: da noi potrai portare le scarpe che vuoi. Siamo la terra dell'accoglienza e dell'ospitalità e nessuno ti dirà nulla!".


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