Finalmente il campionato italiano inizia a parlare... italiano. E il merito è quasi tutto di una coppia di playmaker che non solo giocano nella stessa squadra, ma lo fanno talmente bene da segnare 18 punti a testa e vincere in trasferta. Flaccadori, 26 anni, e Spagnolo (appena 19), dotati di un talento non comune, hanno caratteristiche tecniche molto differenti: il primo ha fisico, penetra con facilità e ha senso del canestro; il secondo ha una visione del gioco e una capacità di servire assist come pochi. Eppure sono uniti da un filo, sottile ma innegabile: in tempi e in età differenti hanno avuto il coraggio di andare all’estero per fare il vero salto di qualità. Spagnolo, baby prodigio, dopo aver esordito in serie B a soli 14 anni con la Stella Azzurra Roma, nella stagione successiva faceva già parte della “cantera” del Real Madrid.
Esperienza così formativa da meritare successivamente la chiamata in azzurro, per poi finire in prestito a Cremona ed essere chiamato quest’estate al secondo giro dei draft NBA da Minnesota. Oggi è di nuovo in prestito, a Trento, perché il Real crede fermamente in lui. Flaccadori, cresciuto proprio nella stessa Aquila Trento, sembrava essersi smarrito. E a quel punto ha fatto la scelta meno comoda: firmare nel 2019 con il Bayern Monaco. Avventura positiva e formativa, perché ritornato nel suo vecchio club è diventato un giocatore chiave per suo coach. Ecco, Molin: sia “Flacca” che Spagnolo hanno la fortuna di essere allenati da uno dei nostri migliori tecnici, bravo nel dare loro spazio e fiducia senza imbrigliare troppo il talento e la capacità di creare di entrambi, che a questo punto rappresentano già il presente e il futuro della Nazionale. Insomma, la prima scelta Banchero è il sogno che diventerà realtà: Flaccadori e Spagnolo sono realtà e basta.