Achile Polonara è tornato in campo dopo il tumore ai testicoli, il calvario della chemio, l'operazione e la scoperta della malattia. Il giocatore della Virtus Bologna ha raccontato la sua storia a Libero partendo dall’inizio: "Tornato dai mondiali con la nazionale mi sono sottoposto a uno dei consueti esami antidoping. I valori non erano in linea. Mi ha preso il panico, non avevo assunto alcun medicinale proibito, né creme o pomate sospette. Cosa poteva essere, mi sono chiesto? Così ho fatto la prima cosa in cui tutti cadono: una ricerca sul web relativa al valore anomalo riscontrato in quegli esami, l’HCG. Una sigla a me sconosciuta. Poi quando ho guardato vari siti, si parlava di quel valore in relazione a donne in gravidanza e mi sono detto: beh, quello non è certo il mio caso".
Polonara e il caso Acerbi
"Ho allargato la ricerca, ho digitato HCG sugli atleti ed è venuto fuori il nome di Acerbi, a suo tempo colpito da un tumore ai testicoli. Sapevo quello che aveva passato il difensore dell’Inter anni fa. I dottori mi hanno chiamato dicendo che era necessario approfondire con esami alle macchine. Quando sono stato ricoverato all’ospedale Sant’Orsola mi hanno sottoposto a un’ecografia che ha confermato tutto: avevo anch’io un tumore al testicolo da operare", continua Polonara. Adesso è rientrato sul parquet e si gode il momento: "Chi mi è stato vicino? Tutti: la famiglia, la Virtus società, i miei compagni di squadra. E quando domenica scorsa ho sentito il boato dei tifosi al mio ritorno in campo, beh ho capito che non ero mai stato solo".