© Getty Images Zanetti: «Sempre accettate le decisioni di Mazzarri»
MILANO - Insieme a Paolo Maldini al primo appuntamento dell'iniziativa organizzata da Fondazione Milan Onlus e Braun dal titolo "Shave your style. Rispetta il mio stile" c'era anche Javier Zanetti. Avversari in tanti derby, i due indossano la stessa... maglia nella campagna per il rispetto delle diversità e anche il vice presidente nerazzurro stamani ha parlato ai ragazzi di alcune scuole superiori milanesi."Il rispetto è fondamentale anche perché quello che fai incampo viene visto da tanti. I giocatori sono dei punti di riferimento. L'umiltà è fondamentale specialmente all'inizio della carriera quando anche io ho alternato scuola e allenamenti. Nello spogliatoio e in campo, poi, bisogna fare, non parlare. I compagni ti seguono per quello che sei. Sanno che agisci per bene squadra. La mia Fondazione? L'ho creata con mia moglie e con gli amici per aiutare i bambini e le loro famiglie. Aiutare è la cosa piu bella".
MAZZARRI - "Quando non mi ha messo in campo non è successo a. Ho rispettato la sua scelta anche se volevo giocare. Sono stato in panchina e stop. Nel calcio è importante rimanere sempre se stessi, dentro e fuori campo. E' fondamentale come si affrontano le difficoltá. Essere stato capitano dell'Inter mi rende orgoglioso. Adesso in squadra ci sono tanti giovani e questo è importante. Maldini? Per lui ho rispetto ed ammirazione: ci siamo frequentati qualche volta fuori dal campo e l'ho conosciuto. E' una bravissima persona".
VITA E RAZZISMO - "La carriera di un calciatore finisce presto e dopo ci si dedica a famiglia, ci si rende utili. Il calcio mi ha dato tanto e non ho rimpianti. I cori razzisti? Sono cose brutte e in uno spogliatoio si cerca di stare vicini a chi li subisce. Occorre educare la gente".
