NAPOLI - Non hanno sparato per uccidere i due sicari che oggi pomeriggio, nel quartiere Forcella di Napoli, hanno gambizzato Ciro De Tommaso, padre di Genny 'a carogna, al secolo Gennaro De Tommaso, colui che prima della finale di Coppa Italia 2014 tra Napoli e Fiorentina fu protagonista della cosiddetta "trattativa" nello stadio Olimpico di Roma, con addosso la maglietta "Speziale libero". Immagini che hanno fatto il giro del mondo destando molto scalpore quel 3 maggio 2014, giorno infausto per il calcio: durante gli scontri avvenuti prima della partita, un giovanissimo tifoso di Scampia, Ciro Esposito, venne ferito a morte con un colpo di pistola sparato da un ultrà romanista, Daniele De Santis, detto Gastone, in via di Tor di Quinto. Ciro morì in ospedale dopo oltre 53 giorni di agonia. Per quei fatti, avvenuti fuori e dentro lo stadio, il 22 settembre 2014, su richiesta della Procura di Roma, la Digos capitolina arrestò Gennaro De Tommaso a cui, successivamente sono stati comminati 5 anni di daspo.
L'AGGUATO - Oggi, davanti al bar di famiglia, il padre di Genny, Ciro, 64 anni, è stato colpito alle gambe da due sicari giunti sul luogo dell'agguato in sella a due scooter. Secondo le testimonianze raccolte dalla Polizia di Stato, è stato solo uno solo dei due killer a sparare, con una pistola calibro 9. De Tommaso è rimasto ferito da tre proiettili: due alla gamba destra e uno alla mano sinistra. Portato nell'ospedale Loreto Mare della città è stato giudicato non in pericolo di vita dai sanitari. A terra, davanti al bar, la Scientifica della Polizia ha trovato tre bossoli. Le indagini della Squadra Mobile non escludono alcuna ipotesi.
AVVERTIMENTO - Di sicuro, fanno sapere gli investigatori, i killer non hanno agito con l'intento di uccidere. Altrimenti, per Ciro De Tommaso non ci sarebbe stato scampo. L'agguato contro il padre di Genny 'a carogna è avvenuto davanti alla "Caffetteria San Giorgio", in via Vicaria Vecchia, a poca distanza da un asilo nido intitolato ad Annalisa Durante, la ragazzina di 14 anni colpita e uccisa il 27 marzo 2004 durante un conflitto a fuoco tra due gruppi criminali della zona, in lotta tra loro. I killer volevano assassinare Salvatore Giuliano, nipote dei fratelli Giuliano, boss di Forcella. Ne fece le spese una ragazzina innocente che, in un diario, poi reso pubblico, stava annotando le sue considerazioni sul degrado in cui viveva il suo quartiere.
© RIPRODUZIONE RISERVATAL'AGGUATO - Oggi, davanti al bar di famiglia, il padre di Genny, Ciro, 64 anni, è stato colpito alle gambe da due sicari giunti sul luogo dell'agguato in sella a due scooter. Secondo le testimonianze raccolte dalla Polizia di Stato, è stato solo uno solo dei due killer a sparare, con una pistola calibro 9. De Tommaso è rimasto ferito da tre proiettili: due alla gamba destra e uno alla mano sinistra. Portato nell'ospedale Loreto Mare della città è stato giudicato non in pericolo di vita dai sanitari. A terra, davanti al bar, la Scientifica della Polizia ha trovato tre bossoli. Le indagini della Squadra Mobile non escludono alcuna ipotesi.
AVVERTIMENTO - Di sicuro, fanno sapere gli investigatori, i killer non hanno agito con l'intento di uccidere. Altrimenti, per Ciro De Tommaso non ci sarebbe stato scampo. L'agguato contro il padre di Genny 'a carogna è avvenuto davanti alla "Caffetteria San Giorgio", in via Vicaria Vecchia, a poca distanza da un asilo nido intitolato ad Annalisa Durante, la ragazzina di 14 anni colpita e uccisa il 27 marzo 2004 durante un conflitto a fuoco tra due gruppi criminali della zona, in lotta tra loro. I killer volevano assassinare Salvatore Giuliano, nipote dei fratelli Giuliano, boss di Forcella. Ne fece le spese una ragazzina innocente che, in un diario, poi reso pubblico, stava annotando le sue considerazioni sul degrado in cui viveva il suo quartiere.