Liz Solari: «Con Santiago cresciuta nel calcio»

L'attrice argentina protagonista con Raoul Bova del film "Sei mai stata sulla luna?". Nel cast anche gli juventini Neri Marcorè e Pietro Sermonti: «+5 sulla Roma? Non è ancora finita»
Minutiello-Zizzari
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ROMA -"Il calcio è stato il mio mondo, ci sono cresciuta". A dirlo è la bellissima modella argentina di origini colombiane, Liz Solari, protagonista con Raul Bova del film Sei mai stata sulla Luna? diretto da Paolo Genovese, che uscira nelle sale il 22 gennaio. Insieme con loro un cast d'eccezione formato da Sergio Rubini, Emilio Solfrizzi, Neri Marcorè, Nino Frassica, Sabrina Impacciatore, Pietro Sermonti, Paolo Sassanelli e Rolando Ravello. E nella colonna sonora una canzone inedita di Francesco De Gregori.

LIZ SOLARI, UNA VITA NEL CALCIO - Liz Solari a "pane e pallone" ci è davvero cresciuta. Il padre Eduardo è stato un grande allenatore in Argentina e ha tre fratelli tutti calciatori: Esteban, David, e il più conosciuto in Italia, Santiago, con un passato nell'Inter, nel Real e nell'Atletico Madrid. "Ho un rapporto stretto con il calcio, sono nata in una famiglia in cui si parlava di calcio tutto il giorno: papà, i miei fratelli e tutti gli amici dei miei fratelli. Il mio primo sport è stato il calcio. Sono andata molto al campo da piccola, ma ora non seguopiù tanto. A un certo punto della mia vita mi sono un po' stancata del calcio e ho iniziato un'altra storia. Ora seguo solo l'Argentina".

L'ANEDDOTO - Il calcio italiano non lo segue, ma il regista Paolo Genovese si èd è un tifoso laziale, per questo in una scena le ha impedito di vestirsi di giallorosso: "C'è una scena in cui andavo a prendere il miele - racconta Liz Solari - e avevo un abito tutto giallo. La costumista mi ha dato degli stivali rossi e lui non ha voluto. Ho dovuto usare degli stivali taglia 42, verdi".

RAOUL BOVA E IL CALCETTO SUL SET - Sul set tutto il cast dava spesso vita a grandi sfida a calcetto: "Bisognava far vincere il regista - dice Raoul Bova - però ci siamo molto divertiti. Paolo in questo è veramente bravo, crea un'atmosfera di complicità di gruppo. In altri film che abbiamo fatto organizzava anche partite di pallavolo, lui vorrebbe fare tutti gli sport, purtroppo però ne esce sempre un po' perdente, solo quando gioca con me poi alla fine vince".

PAOLO GENOVESE: «SELFIE TOTTI GENIALE» - Il regista Paolo Genovese è un tifoso laziale: sarà per questo che nel cast del film, fatto di attori bravissimi, non ce n'è uno romanista? "No, la mia troupe è tutta romanista - si difende Genovese - a parte io e il direttore della fotografia. La troupe e il cast è piena di tifosi, quindi il lunedì mattina era sempre difficile". Da laziale, ma soprattutto da regista e uomo dello spettacolo, come giudica il selfie di Totti? "Io con Totti ci faccio tutti gli spot, ci conosciamo da tanto tempo e devo dire che lui ha queste uscite geniali. Alla fine lui è un uomo di spettacolo, è della Roma però ognuno ha i suoi difetti. Però è l'ultimo mito del calcio italiano, un personaggio che sa convogliare la passione non soltanto sul campo ma anche fuori, ogni volta con cose semplici. Alla fine è un selfie, ma a chi sarebbe mai potuto venire in mente di farsi portare il cellulare e farsi la foto così: che dirgli, chapeau". Anche Raoul Bova è d'accordo: "È stato geniale".

NERI MARCORE', JUVE E ASCOLI -"Io specifico, mi divido tra Juventus e Ascoli, sempre bianconeri sono. Sul set abbiamo fatto partite memorabili. Ricordo un assist fantastico di Pietro, dalla porta. Da marchigiano cosa ne pensa di Destro? "Beh il padre giocava nell'Ascoli, magari venisse anche lui...Nella Juve abbiamo ancora buoni giocatori in attacco, quindi penso che stiamo bene così".

PIETRO SERMONTI, PAZZO PER LA JUVE - Pietro Sermonti è juventino fino al midollo, nipote di Susanna Agnelli, ha anche giocato nelle giovanili della Juve. "Si ho giocato fino a 19 anni con la maglia bianconera, giocavo trequartista prima che il 4-4-2 uccidesse la mia creatività relegandomi sulla fascia sinistra a inseguire l'uomo. Un selfie con Totti? sì lo farei, non in campo possibilmente e non con una maglia da calcio. Però come giocatore è un fenomeno. Campionato già chiuso? Assolutamente no, siamo juventini proprio perché non lo diciamo. Chiacchieriamo meno".

GIULIA MICHELINI TRA I TIFOSI - Il calcio GIulia Michelini non lo segue molto, ma ha dovuto convivere con un regista e un cast di tifosi sfegatati: "Sono stata bene però - dice - e poi ho sempre molta ammirazione per Paolo Genovese, per come lavora e come si muove". E agli juventini accanto a lei grida "Na-po-li!", per dispetto.
Valerio Minutiello
Simone Zizzari

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