Contratti in scadenza: la nuova regola

Ecco come è cambiato l'articolo 95bis delle Noif che disciplina il calciomercato: dall'1 gennaio contatti, trattative e accordi preliminari liberi per i calciatori in scadenza
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ROMA - Liberi di trattare con altre società già dal 1 gennaio: è la grande novità introdotta quest’anno per i calciatori con il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno 2015. Rispetto al passato, quando i contatti potevano avvenire liberamente solo alla chiusura della sessione invernale, per le altre società sarà lecito avvicinare calciatori in scadenza per la prossima stagione.

 

LA REGOLA - L’articolo 95 bis delle NOIF (Norme organizzative interne federali) della Federcalcio disciplina le trattative di mercato. Il comma 1 stabilisce che nel caso di calciatori sotto contratto  pluriennale (accordo non in scadenza) solo il club titolare del cartellino può deciderne la cessione, ovviamente con il consenso del calciatore (senza, non si chiude alcuna trattativa). Sono (o per meglio dire, sarebbero) vietati contatti e trattative, dirette o tramite intermediari, tra altre società e calciatori senza l’autorizzazione del club proprietario del giocatore.

 

LA NUOVA DEROGA - Da quest’anno cambia il comma 2, quello che riguarda i calciatori in scadenza di contratto. Dal 1 gennaio sono consentiti contatti e trattative tra i giocatori in scadenza e altre società, con cui è possibile anche arrivare ad accordi preliminari. L’altro club è tenuto però ad informare per iscritto la società di appartenenza prima di avviare la trattativa.

Per il deposito vero e proprio dei contratti, però, bisognerà attendere il rilascio della modulistica ufficiale della Lega Serie A. D’altra parte, a mercato ancora in corso, bisogna dare la possibilità (remota, ma non da escludere a priori) che il calciatore in scadenza accetti di essere ceduto a gennaio piuttosto che aspettare il termine della stagione per andare via gratis.

 

SANZIONI - In materia di calciomercato il rigido rispetto delle regole è un’utopia. Difficile dimostrare che siano avvenuti contatti in violazione delle norme. Ad ogni modo, il deferimento da parte della Procura Federale può portare alla squalifica dei calciatori per almeno due mesi (anche se i contatti avvengono tramite terzi, gli agenti, per conto dei calciatori) e all’inibizione dei dirigenti per almeno un anno. Per il club, invece, un’ammenda da almeno 50.000 euro.

@ettoreintorcia


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