Taverna, l'Argentina dà l'addio all'uomo dei record
Kempes? Maradona? Messi? No, l'uomo del record della storia dell'Argentina si chiama Juan Alberto Taverna, scomparso due giorni fa a 64 anni nella sua casa di Veinticinco de Mayo (25 maggio, si chiama proprio così) la città della provincia di Buenos Aires dove era nato e dove si è arreso a un ictus cerebrale che lo aveva raggiunto a tradimento nel gennaio scorso. Juan Alberto, per tutti Juanchi, era l'attaccante del Banfield, idolo assoluto perché tremendamente spietato sottoporta: 77 reti in 173 gare il suo bilancio finale, quando decise di averne abbastanza e se tornò a Veinticinco de Mayo con la moglie e tre figli, a commerciare cereali. Il giorno di gloria per Juanchi era arrivato il 6 ottobre 1974, quando il suo Banfield si trovò a giocare contro il Club Atletico Puerto Comercial e vinse per 13-1. Lui ne fece sette, il primo gol su rigore. Ma quando dovette commentare quel trionfo, quasi se ne vergognò: «Ripenso spesso ai ragazzi del Puerto Comercial, nessuno di loro è professionista ma ha un altro lavoro. Noi partiamo in vantaggio, mi sento quasi in colpa per averne approfittato. Ma la nostra professionalità ci impone di dare il massimo in ogni incontro». Da quel giorno, Taverna fu per sempre l'uomo dei sette gol in una partita. Se n'è andato con quel record pazzesco, senza il bene di avere un erede.
