Quagliarella: «Porto Napoli sempre nel cuore»

L'attaccante del Torino ha parlato a Tiki Taka su Mediaset e ha confessato che la scorsa estate, oltre che in maglia granata, poteva finire alla Sampdoria o in azzurro: "Non ho mai chiesto di andare via da Napoli e chi dice il contrario mente. Il Torino? Ero tranquillo quando ci criticavano perché non segnavamo. Con Ventura possiamo arrivare lontano. Conte? Con lui nessun problema, ma mi ha fatto male essere escluso dalla lista Champions".
Andrea Ramazzotti
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MILANO - Un inizio di campionato di protagonista ha permesso a Fabio Quagliarella di finire sotto la luce dei riflettori. Domenica il bomber del Torino ha firmato il gol della vittoria contro l'Udinese e ieri sera è stato l'ospite di cartello del programma “Tiki Taka – Il calcio è il nostro gioco”, il talk show sportivo condotto da Pierluigi Pardo in onda su Italia 1. "La Juventus contro il Sassuolo l’ho vista meno bene rispetto alle altre partite - ha sottolineato -, ma per me rimane la favorita nella corsa allo scudetto. Anche se la Roma però gioca un calcio spettacolare e a me piace tantissimo. Riguardo alle polemiche su Juve-Roma, ho giocato spesso contro le grandi squadre, ho subìto episodi a sfavore, ma non ho mai avuto il dubbio che gli arbitri le favorissero: l’arbitro può sbagliare, come io posso sbagliare un gol a due metri dalla porta. Il caso Vidal? Arturo è un ragazzo eccezionale ed un professionista serio: senza di lui la Juventus perde tanto".

TORO E CONTE. Poi a ruota: "A inizio anno al Torino si parlava di attacco in crisi, ma io non ero preoccupato, ero più preoccupato del fatto che non creavamo occasioni: preferisco sbagliare dei gol che non avere nemmeno occasioni. Conte? Non ho mai avuto particolari problemi con lui: ho sempre dato il massimo sia che venissi impiegato 5 minuti sia una partita intera e anche quando non giocavo, poi sono stato escluso dalla lista Uefa ed è stato brutto. Non credevo di meritarmelo, ma l’ho presa con serenità e poi quest’estate ho deciso che volevo giocare. Le opzioni che ho dato al mio procuratore erano Napoli, Torino e Sampdoria. A Napoli alcuni pensano ancora che sia stato io a volermene andare, ma non è così: ognuno ha detto la sua e sono uscite cose non belle nei miei confronti. Ma io l’azzurro lo tengo sempre nel cuore, anche se mi dovessero fischiare: a volte due innamorati si lasciano senza che ci sia un vero perché. Giovedì contro l’Helsinki sarà difficile ma importante: se la riuscissimo a vincere, faremmo un bel passo avanti. A Torino ho trovato grande entusiasmo, è una società che vuole arrivare in alto, che ha grandi ambizioni. Ma ci vuole tempo: piano piano i risultati stanno arrivando, dobbiamo seguire mister Ventura. La Nazionale? Io sono sempre a disposizione...".


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