Juan Jesus: «Inter, io resto qui»© Getty Images

Juan Jesus: «Inter, io resto qui»

Il difensore nerazzurro ha giurato fedeltà ai colori nerazzurri e ha parlato dell'Europa League: "Dobbiamo crederci finché la matematica non ci condanna".
Andrea Ramazzotti
4 min

APPIANO GENTILE - A tre giorni dalla gara di sabato sera contro la Roma, Juan Jesus ha parlato del momento dell'Inter e ha giurato che non intende cambiare squadra il prossimo anno.

 

Juan Jesus, contro il Milan si è visto San Siro pieno. Uno stadio così può dare lo slancio anche contro la Roma?
Il pubblico dà una grossa mano e San Siro domenica era bellissimo. Mi sono emozionato quando sono entrato e tutti vogliono giocare in stadi così. Peccato solo per il risultato, ma i tifosi hanno fatto tutto quello che dovevano per spingerci.

Domenica l’Inter ha perso l’ultima possibilità per arrivare in Europa?
Fino a quando la matematica non ci condannerà dobbiamo provarci. Peccato non aver vinto il derby perché la Fiorentina ha perso: era una buona occasione per avvicinarci, ma abbiamo 7 partite e dobbiamo provare a raggiungere quelle formazioni che ci precedono.

Come si trova a giocare terzino?
Credo di essere migliorato. Io guardo le statistiche e sono cresciuto come passaggi e come tackle. Credo di aiutare la squadra e do una mano anche in attacco. Ho fatto un mese così così, con qualche errore, ma non è tutto l’anno che gioco male.

Pensa che un giorno tornerà a giocare centrale?
Non lo so. Il mister mi chiede di giocare terzino e lo faccio volentieri. Adesso Mancini ha bisogno di me in quella posizione, ma se poi mi chiedesse di giocare centrale tornerò al centro. Mi sento più a mio agio come centrale dove ho sempre giocato, ma posso fare anche il terzino.

L’impressione è che quando gioca con Ranocchia non formate una coppia ben assortita. Perché?
Difficile spiegare perché noi due siamo molto amici, anche le nostre mogli. Abbiamo giocato insieme anche con Stramaccioni, magari è stato un anno un po’ così…

Qual è stata la critica che più l’ha ferita?
Le critiche non mi danno mai fastidio, mi dispiace solo quando la gente vede cose che non esistono. Io continuo a lavorare e le critiche mi motivano.

Come avete preparato la sfida contro la Roma?
Quella dell’andata era una delle prime partite con Mancini in panchina. Rispetto ad allora noi stiamo meglio e loro sono un po’ sottotono.

In cosa è migliorato da quando è all’Inter?
Ho acquisito esperienza e conoscenza del calcio italiano. Ho 23 anni ed è normale che qualche volta sbagli: devo solo essere più concentrato e sto lavorando per questo. Nelle ultime tre partite credo di aver fatto dei progressi.

Pensa che il prossimo anno possa essere quello giusto per lo scudetto? Cosa servirà?
Dobbiamo trovare un po’ più di continuità. Ci è mancato qualcosa a livello di testa quest’anno e dobbiamo prendere l’esempio di quest’anno per dare sempre il 100% sul campo e non sbagliare più in futuro.

In passato ha detto che aveva dei problemi personali. Li ha superati?
Quello per me è un argomento è finito, fa parte del passato. Nei momenti difficili ho pensato solo a lavorare anche se la testa non era al meglio.

Questa è stata la sua stagione da quando è all’Inter?
Non sono mai soddisfatto e provo sempre a migliorare. Il primo anno ho giocato e non sono più uscito. Anche il secondo anno. Anno dopo anno è sempre più difficile dimostrare il valore. Io devo continuare a migliorare e a fare del mio meglio: solo così non si parlerà più di mercato.

Resterà all’Inter il prossimo anno?
Non so perché si parla di me per il mercato. Sono dell’Inter e questa è casa mia. Non cambierei l’Inter per niente. Sono un giocatore dell’Inter e lo sarò per 4-5 anni perché ho un contratto lungo.


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