Mancini: «Non firmo per il terzo posto»

Il tecnico nerazzurro ha parlato alla vigilia della gara con la Fiorentina. "Thohir era contento delle ultime vittorie. I viola? Sono forti e sarà una gara difficile".
Andrea Ramazzotti
6 min

APPIANO GENTILE - Roberto Mancini non si accontenta. Complice la grande partenza della squadra, il tecnico nerazzurri non firmerebbe “solo” per la qualificazione alla Champions e ha parlato apertamente di obiettivo massimo, ovvero lo scudetto, da provare a raggiungere.

Mancini, l’Inter gioca così male viste le critiche che ha ricevuto?
Io spero di continuare a sentire queste critiche e che i risultati siano gli stessi.

E’ importante la qualità del gioco? E’ preoccupato dalle accuse di gioco non bello che le vengono mosse?
No, non mi interessano. Sono in grado di giudicare se si gioca bene o male, se si fanno o no degli errori. Non credo che alla quinta di campionato ci siano squadre perfette. La nostra formazione ha la mentalità giusta e gioca sempre. Io rispetto tutte le opinioni, ma mi tengo la mia. Per me la mia squadra sta giocando bene considerando che abbiamo giocatori nuovi e destinati a crescere.

Questo gruppo ha la maturità per gestire le aspettative che si sono create?
Chi gioca nell’Inter sa che le aspettative qui sono tante anche se non si parte favoriti per la vittoria finale. I ragazzi sanno che hanno iniziato bene perché hanno lottato e lavorato bene. Adesso dobbiamo continuare così.

Come si prepara la partita contro la Fiorentina?
Le nostre difficoltà saranno le stesse della Fiorentina. I viola giocavano bene con Montella e giocano bene adesso. Hanno più o meno gli stessi giocatori, sono pericolosi in fase offensiva e dovremo sfruttare le occasioni che avremo a disposizione. Sarà necessario stare attenti come sempre per non concedere troppo ai nostri avversari. Tecnicamente sono abili e hanno giocatori offensivi. Mi aspetto una bella partita, molto aperta.

Questa Inter non ha un 10 classico. Perché?
Un giocatore così può essere Ljajic. Ha le qualità tecniche per far bene, ma deve conoscere meglio la squadra e i compagni. Deve capire che San Siro è San Siro e qui è difficile giocare perché è lo stadio più difficile d’Italia… Dovrà adattarsi al fatto che è all’Inter.

In settimana per lei sono arrivati i complimenti di Trapattoni e Capello. E’ sulla strada giusta o sta… invecchiando?
Il tempo passa anche per me. In Italia si va per luoghi comuni come per esempio Melo picchia e deve essere espulso o Mancini non può allenare perché non ha il patentino… La nostra è una squadra solida che sta andando bene: ha il maggior possesso palla e il maggior numero di tiri. Sono abbastanza contento anche se so che dobbiamo migliorare in tutti gli aspetti.

Il primo tempo contro il Verona è stato il meno brillante in queste prime 5 partite. Perché?
Il Verona era più fresco e all’inizio ci ha messo in difficoltà perché eravamo troppo lunghi. Abbiamo faticato a entrare in partita, ma ci sta che una squadra ti metta in difficoltà perché in campo non si è da soli.

Rischierà Murillo? Quando tornerà, cosa farà con Medel?
I due centrali sono Miranda e Murillo e quando ci saranno, giocheranno. Medel può fare questo ruolo all’occorrenza. Un posto a Medel lo troviamo, può fare anche la mezzala.

Come sta Icardi?
Sta bene, meglio di Verona contro il Chievo.

Quanto conterebbe per lei vincere la sesta partita di fila a inizio stagione per entrare nella storia dell’Inter?
Ci sono già entrato perché ne ho vinte 17 di seguito. Nella storia entra chi vince i titoli, non sei partite di fila.

Pensa di cambiare modulo domani?
Il modulo non è importante. L’importante è continuare a far bene.

Qual è l’anti Inter?
Ci sono tre squadre più attrezzate di noi, Juventus, Roma e Napoli. Il fatto che sono dietro è una casualità.

Questa è l’Inter che voleva? Così fisica e forte?
Avevo in mente una squadra che potesse diventare più fisica, ma abbiamo anche giocatori tecnici come Jovetic, Biabiany o Ljajic. Questi non sono mica macellai…

Si sente il rumore dei nemici che criticano il gioco dell’Inter?
I nemici li hanno tutti. A volte uno dice una cosa per invidia, non per cattiveria. Credo che l’Inter stia cercando di giocare a calcio anche se le avversarie contro di noi si chiudono bene. Le statistiche dicono che stiamo facendo bene anche se non siamo il Barcellona. Possiamo migliorare ancora.

Qualche tifoso mercoledì ha fischiato Guarin.
In Italia è così, in Inghilterra sarebbe andato diversamente. Per me Guarin ha fatto una partita.

Firmerebbe per il terzo posto e per la qualificazione alla Champions League, l’obiettivo della società?
Non firmo per arrivare terzo, quarto o quinto, ma non lo farei neppure se fossi quinto o sesto. Le grandi squadre hanno come obiettivo quello massimo e alla fine si vedrà.

 

Moratti ha detto che il primo posto in classifica all’80% è merito suo. Che percentuale di merito si dà?
Magari Moratti lo dice per amicizia e affetto, ma lo ringrazio. Se le cose vanno bene il merito è della società e di tutti.

Ha parlato con Thohir?
Sì, ci ho parlato anche ieri ed era soddisfatto della vittoria. Mi ha chiesto lo scudetto? Lo ha già chiesto ai giocatori e se lo ha chiesto a loro…

Quali sono le condizioni di Juan Jesus?
Ha recuperato e può giocare.

Domani Totti compie gli anni. Vuole fargli gli auguri?
Sì, gli faccio gli auguri e sono felice di vederlo giocare e segnare. Essere a 39 anni in una grande squadra come la Roma è una bella cosa. Spero però che sia migliorato a Paddle perché l’ultima volta giocava un po’ così…


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