Terrorismo: Nazionale e serie A blindati

Ecco le nuove misure
Alessandra Vaccaro
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ROMA - Il calcio italiano si prepara a fronteggiare l'emergenza sicurezza che coinvolge anche il nostro Paese dopo gli attentati di Parigi. L'amichevole di ieri sera, allo stadio Dall'Ara di Bologna contro la Romania, è stata un partita caratterizzata dalle severe misure di sicurezza adottate per tutelare l'incolumità degli azzurri. Il bus è stato scortato da una camionetta della polizia oltre alle moto civetta e ad altre automobili di servizio. L'impianto emiliano è stato presidiato dalle forze dell'ordine, schierate nei punti sensibili per effettuare controlli più accurati anche oltre i tornelli. Dopo la strage parigina, il livello di vigilanza è stato rafforzato in tutta Italia.

IL CAMPIONATO - Sabato 21 novembre, con gli anticipi Bologna-Roma e Juventus-Milan, ritorna la serie A. Il Ministero degli Interni ha disposto controlli più rigidi, perquisizioni serrate, un numero molto più elevato di agenti a presidiare le aree attorno agli stadi. Massima sarà l'attenzione per individuare eventuali sospetti mischiati tra la folla. Il piano di sicurezza è stato disposto dal capo della Polizia, Alessandro Pansa dopo l'episodio di terrorismo allo Stade de France.

Sembra che le manifestazioni sportive siano entrate nel mirino degli attentatori. La circolare inviata a prefetti e questori di tutta Italia chiede "massima attenzione e vigilanza" su tutti quegli eventi considerati di "particolare importanza" dove "è previsto un significativo afflusso di persone": ossia "eventi di natura culturale, religiosa" e, anche "di carattere sportivo". Secodno fonti del Viminale: "C'è un'attenzione massima, con controlli più accurati e un maggior numero di uomini impegnati a partire dalla partita di ieri della Nazionale contro la Romania. Dovremmo dunque uniformare tutte le verifiche e, soprattutto, rimodularle in base alle nuove esigenze".

DAL VIMINALE - Per le missioni di intelligence gli "007" potranno avvalersi delle forze speciali. Lo prevede l'emendamento presentato dalle Commissioni al decreto per le missioni militari ora all'esame dell' Aula della Camera. Il testo dice che il presidente del Consiglio "potrà emanare disposizioni per l'adozione di misure di intelligence di contrasto in situazioni di crisi o di emergenza all'estero, che coinvolgano aspetti di sicurezza nazionale o per la protezione di cittadini italiani all'estero, con la cooperazione di assetti della difesa". L'emendamento, intitolato "disposizioni in materia di intelligence", prevede che il premier debba acquisire il parere del Copasir prima di emanare il provvedimento. Al personale impegnato si applicherà il codice penale di pace.


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