Inter, Mancini: «Con la Lazio sarà dura»

Il tecnico dell'Inter ha parlato alla vigilia della sfida contro i biancocelesti di domani sera a San Siro
Inter, Mancini: «Con la Lazio sarà dura»© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
6 min

INVIATO AD APPIANO - Roberto Mancini ha parlato alla vigilia della gara contro la Lazio.

Mancini, è stata una settimana di feste, brindisi e complimenti. Preoccupato che la squadra possa sottovalutare il match contro la Lazio?
Era abbastanza normale, come tutti gli anni, nella settimana precedente al Natale. Speriamo di non aver perso la concentrazione perché la Lazio è una buona squadra e non sarà facile visto che la sua classifica non rispecchia i valori della formazione di Pioli. Giochiamo alle 20,45 e finiremo a mezzanotte. Così i giocatori partiranno il giorno dopo e non c’è il rischio che si deconcentrino o pensino ad altro.

Tanti stanno dicendo che siete favoriti. E’ d’accordo?
Ognuno ha la sua opinione. Per me sono la Juventus, Napoli, Roma o Fiorentina, magari non in questo ordine.

Se l’Inter è un 500, la Juventus che macchina è?
Una Mercedes station wagon.

Se dovesse rivincere all’Inter, sarebbe un’impresa, un capolavoro o un miracolo?
nche quando hai la squadra forte vincere non è mai facile. Non ci poniamo il problema adesso, ma ci penseremo a maggio: allora vedremo in che posizione saremo.

Domani sera la chiave può essere quella di partire forte?
Una squadra cerca sempre di essere aggressiva per indirizzare bene la partita, ma non è così semplice perché la Lazio lo scorso anno è arrivata terza, in avanti ha valori importanti e anche se adesso è un po’ in difficoltà, è forte.

Quanto sente sua questa Inter? E cosa manca?
Dobbiamo migliorare ancora molto. Quando inizi la stagione da luglio è un vantaggio perché subentrare può avere dei rischi anche se il periodo da novembre a maggio scorsi è stato importante per questa stagione.

Lo scorso anno a fine dicembre eravate a -15 e undicesimi. Adesso siete primi. Cosa è cambiato?
Una società come l’Inter anche nei momenti di difficoltà può essere al massimo quinta, non andare più indietro. Siamo cresciuti e migliorati, ma la strada è ancora lunga.

La Roma ha valori tecnici importanti, ma un ambiente difficile. Anche Lazio e Napoli hanno o hanno avuto problemi con la tifoseria. L’Inter invece no. Sarà un vantaggio anche questo?
Per ricostruire qualcosa di importante tutte le componenti, compresi i tifosi, devono essere in sintonia perché sennò qualche problema può venire fuori. Quando perdi è fondamentale avere un gruppo buono, sano e che ha fiducia. E’ una garanzia per ripartire in fretta.

Aveva sempre detto che la Juventus sarebbe tornata. Ora ha ritrovato anche la sua identità. E’ fermabile la Juve?
Ha fatto una serie di vittorie che era l’unico modo per tornare nel gruppo di testa. In passato ha sempre vinto con molti punti di margine e adesso quel margine di vantaggio non c’è più, ma lotterà comunque per lo scudetto.

Qual è stata la più grossa soddisfazione e la più grossa delusione del 2015 nerazzurro?
La soddisfazione direi la crescita della squadra. La delusione il menisco a cui mi sono fatto male ieri.

In estate aveva detto che servivano 9-10 acquisti. A gennaio quanti saranno?
9-10 per gennaio un po’ troppi. Al momento direi che non ne faremo nessuno. Se non abbiamo problemi con i nostri giocatori o qualcuno ci chiede di andar via, non credo che faremo acquisti.

L’Inter è la squadra che ha giocato meno partite insieme al Genoa. Vi ha aiutato giocare meno degli altri?
Sì, ci ha aiutato perché così abbiamo potuto lavorare di più in settimana. Non giocare sempre è importante.

L’Inter è la squadra meno italiana della Serie A. E’ strano avere un ambiente di tutti stranieri?
E’ un po’ di tempo che all’Inter è così… I giocatori sono qui da diversi anni e non hanno avuto difficoltà di inserimento. E’ difficile oggi trovare una squadra di soli italiani.



Nagatomo resterà all’Inter anche dopo giugno?
Se vuole rimanere non credo ci sia problemi. Ora va via una settimana oppure lo teniamo 15 giorni qua anche per Natale.

Brozovic può trovare titolare o è meglio che entri sempre dalla panchina?
Come tutti i giovani ha bisogno di tempo per crescere. Sta iniziando a far bene e anche a segnare. Quando entra è subito in partita e può essere importante in qualsiasi momento.

Prima del derby di fine gennaio si aspetta di fare un altro filotto?
Magari… Non sarà facile perché dopo la Lazio abbiamo l’Empoli e non è un campo facile.

Tra Trapattoni, Lippi, Sacchi, Capello e Ancelotti chi ha influenzato di più il calcio moderno?
Non è facile dirlo perché Trap e Sacchi lo hanno cambiato, mentre gli altri hanno vinto tanto. Sono forse i migliori.

Si aspettava l’esonero di Mourinho?
E’ una cosa che va messa in preventivo per chi fa questo lavoro. Non è che mi alzavo tutte le mattine e chiedevo del Chelsea. Sapevo che non andava bene e certe cose possono accadere.

Ci dà qualche titolare per domani sera?
Miranda, Handanovic, Murillo, Medel e Brozovic

Calleri è già pronto per l’Inter?
Gioca in una squadra di livello come il Boca, ma anche lui avrebbe bisogno di ambientarsi pur giocando in una formazione di quel calibro.

Chi toglierebbe alla Lazio tra Biglia e Candreva?
Biglia, Candreva e Anderson fanno la differenza e sono tutti fondamentali per la Lazio. E’ giusto che giochino tutti per lo spettacolo.


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