IL PAGELLONE DI SERIE B: I tonfi di Bari e Perugia e la rivincita di Tavano

La sconfitta di Lanciano certifica la crisi della squadra di Camplone. Bisoli precipita col 3º ko nelle ultime tre gare: dove è finita la migliore difesa d'Europa? ma ci pensa Tavano a ricordarci come è bella la B nonostante la rissa dell'Adriatico.
IL PAGELLONE DI SERIE B: I tonfi di Bari e Perugia e la rivincita di Tavano© LaPresse
di Tullio Calzone
7 min

10 ABODI (Presidente Lega B)
Il suo ecumenismo non sempre raccoglie consensi unanimi. Ma quando mette da parte il “buonismo” e attacca, Abodi sa far male. Il presidente della Lega Serie B promosso col massimo dei voti. La battaglia contro l’imposizione del “paracadute” da parte dei club di Serie A è una battaglia di credibilità, prima ancora che di equilibrio democratico. Se chi retrocede può disporre di risorse tali da diventare dominante e creare una voragine tra se e gli altri, allora è evidente che più di qualcosa non funzioni. La ripartizione dei proventi derivanti dalla vendita dei diritti televisivi deve acquisire un tratto più marcato di mutualità. E fa bene Abodi a ribadirlo. Più risorse per tutti, significa anche e soprattutto più opportunità per tutti. Esattamente quello di cui c’è un’urgente necessità non solo nel nostro calcio. O no?

9 TAVANO (Avellino)
Il suo gol è un capolavoro di vecchia scuola balistica. Torna a centrare il bersaglio contro il Livorno che non gli diede fiducia una volta riportato in A proprio dal cecchino casertano. Una rete deliziosa che vale da sola il prezzo del biglietto. Quello alla squadra di Panucci è il 119º gol in 277 presenze in serie B di Tavano che si avvicina sempre più al terzo posto di Totò De Vitis (125). Ai primi due posti del podio ci sono Costanzo a 143 e Schwoch a 135.  Un Tavano così fa bene all’Avellino ed è quello che si augura Tesser che non chiede altro e si augura una replica immediata già a Brescia. Grazie alla prodezza dell’attaccante si interrompe inoltre anche la serie negativa degli irpini senza vittoria dal derby con la Salernitana dopodiché  tre pareggi (1-1 a Modena, 1-1 con il Bari e 0-0 a Vicenza) e due ko (1-2 con il Cagliari e 1-4 a Novara).

8,5 MOROSINI (Brescia)
Una doppietta da autentico campione. Stende così il Como, condannandolo forse definitivamente alla retrocessione. E’ lui l’ennesimo valore aggiunto di questo Brescia che torna al successo dopo 5 giornate di campionato e ricomincia a credere nei play off.

8,5 JURIC (Crotone)
Non era facile riaprire i giochi per il primato. Ma Juric ci riesce benché il suo Crotone non sia stato brillante e convincente come in altre circostanze. Le reti di Ricci e Budimir, tuttavia, confermano la straordinaria concretezza di questa squadra non a caso a -2 dal Cagliari e a +10 dal terzo posto del Pescara, la vera rivale da tenere a debita distanza per la A diretta. Tra l’altro il vantaggio sugli abruzzesi rappresenta il nuovo record dopo 28 giornate nei campionati di B a 22 squadre. Per i calabresi il ritorno alla vittoria arriva dopo il doppio 1-1 contro Pro Vercelli e Salernitana.

8 FERRARI (Lanciano)
La sua rete alla Del Piero al Bari è di quelle che spaccano il campionato. Almeno quello del Lanciano mai come ora vicino a una certezza: la salvezza è possibile. Anzi, una vittoria appena più su.

7,5 CRESPO (Modena)
Vince a Latina, trova il primo successo esterno della stagione e rilancia le speranze salvezza di una squadra finalmente concreta e capace di portare a casa tre punti preziosi per una volta non sfuggiti nel finale. Crespo si conferma il vero leader di questa squadra con la sua mentalità vincente trasmessa a un organico non di primo livello rispetto a tanti altri eppure orgogliosamente aggrappato alla B. S’interrompe così dopo ben 20 giornate la serie di trasferte consecutive senza successi. L’ultio blitz era l’1-0 di Brescia, del 3 marzo 2015. Quasi un anno fa. Quella era stata anche l’ultima partita degli emiliani con la porta inviolata.

7,5 RICCI (Crotone)
Il talento della Roma è diventato una realtà per questo Crotone che insegue una straordinaria missione: la A diretta. La rete al Vicenza è un premio alle qualità di questo talento, ma anche alla sua caparbietà.

7 CAPPELLUZZO (Pescara)
Un altro baby da annotare sul taccuino tra i tanti di questa B vero serbatoio di talenti del nostro calcio. Lo lancia Oddo nello spigoloso derby dell’Adriatico che finisce in rissa non prima di essere stato spettacolare anche grazie al gol di questo diciannovenne con numeri da potenziale campione preferito a Cocco, il capocannoniere cadetto della passata stagione spedito in tribuna per scelta tecnica da Oddo.

7 AGLIETTI E DI CARLO (Entella e Spezia)
Le due liguri slanciatissime verso i play off hanno un elemento in comune: la bravura dei due allenatori. Per Entella e Spezia la terza vittoria di fila. L’Entella non pareggia da 12 partite: 7 vittorie e 5 ko. Lo Spezia, che è tornata a subire gol dopo 361’ di imbattibilità, ha allungato la striscia positiva: in questo 2016 sette partite, con 5 vittorie e 2 pareggi, dopo lo 0-3 subito ad Ascoli il 27 dicembre.

6 MENICHINI (Salernitana
Non era facile rimettere in piedi la gara di Trapani. Spinto dal vento e in vantaggio anche grazie alla complicità di Thomas Strakosha, non proprio impeccabile sul vantaggio di Pagliarulo, Cosmi deve arrendersi alla testardaggine di Menichini che con l’implacabile Coda trova un punto che lascia intatte le possibilità di salvarsi dei campani. Anche se contro l’Entella bisognerà tornare necessariamente al successo e servirà una specie d’impresa.

4,5 ASCOLI E PESCARA
La rissa finale che coinvolge un po’ tutti all’Adriatico rovina un derby palpitante e incerto sino alla fine. Davvero un peccato.

4 PERUGIA
Perdere così fa male. Anche perché, dopo tre sconfitte consecutive sempre con due gol subiti (1-2 a Cesena, 0-2 dal Trapani e 1-2 ieri a Chiavari) allontanano definitivamente Bisoli e la squadra dai play off. Anzi, la visita del Latina, alla vigilia del derby con la Ternana, diventa improvvisamente un vero spartiacque di un’intera stagione.

4 BARI
Una sola vittoria nelle ultime dieci gare di campionato. No, così non va. Anche perché, la 9ª sconfitta stagionale, la 7ª in trasferta, fa scivolare Camplone (6 punti in 7 gare) fuori dal perimetro play off per la prima volta in questo campionato. La prestazione di Lanciano è stata di una rara inconsistenza da far temere davvero il peggio. E questo aspetto è il dato forse più allarmante, perché almeno sotto il profilo del gioco la squadra dopo Nicola era sembrata almeno più brillante convincente. Un clamoroso passo indietro in Abruzzo e nuovi interrogativi a cui con la gara con Ternana ed Entella bisognerà dare risposte precise.







 


© RIPRODUZIONE RISERVATA