Gli Oscar della Serie A: il caso Juventus è il miglior film. Higuain come Di Caprio

Assegniamo le 24 statuette del calcio a due terzi della stagione: ad Allegri la miglior Regia, "Un giorno all'improvviso" miglior colonna sonora. Statuetta anche a Totti
Oscar 2016, che festa dopo la cerimonia!
Pasquale Campopiano
11 min

ROMA - Il giorno degli Oscar del calcio dopo la notte degli Oscar del cinema. Ci siamo divertiti, arrivati a due terzi di stagione, a consegnare statuette in giro per la Serie A. Ecco tutti i vincitori:

MIGLIOR FILM - Dal "Caso Spotlight" al "Caso Juventus". Impressionante. Sedici vittorie nelle ultime 17 partite, 15 consecutive, a pensare a quella Juve che arrancava dieci punti dietro la Roma alla decima giornata, viene da chiedersi...troppo forte la Vecchia Signora o troppo debole la concorrenza a una squadra reduce da quattro scudetti consecutivi? Ecco, se c'era da trovare uno stimolo per alzare la statuetta, la Juve l'ha trovato proprio in quel ritardo iniziale.

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA - Un chilo e mezzo in più, se ne faccia una ragione De Laurentiis, e quattro partite senza segnare, non sporcano la schiacciante vittoria di Gonzalo Higuain. Il Pipita ha stracciato la concorrenza con i suoi 24 gol in 24 partite. Poi si è fermato, ma senza scomodare ben più noti predecessori, tutti si sono riposati a un certo punto. Dybala e Bacca, fermi a 13 gol, al cospetto di Gonzalo sembrano tenere comparse più che autorevoli candidati a questa statuetta.

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA - Una Vecchia Signora da primato. Inutile girarci intorno, il caso Juve declinato al femminile vince sempre, statuetta alla Juventus. Massimiliano Allegri ha saputo orchestrare una squadra da rimonta perfetta, protagonista ancora su tre fronti, Bayern permettendo. E se arrivasse l'impresa dell'Allianz?

MIGLIOR REGIA - All'apertura della busta le telecamere hanno inquadrato le facce dei protagonisti, Maurizio Sarri e Massimiliano Allegri. Non è tanto per quell'1-0 firmato Zaza nello scontro diretto, ma la statuetta va ad Allegri perchè in questo momento della stagione ha avuto quel qualcosa in più. Quella che gli spagnoli chiamano la "garra", la grinta, la voglia di non arrendersi mai, nemmeno dopo quattro scudetti consecutivi. Via il cappotto e urla a go go...chapeau Max...

MIGLIOR COLONNA SONORA - "Un giorno all'improvviso". Il San Paolo in festa e 50 mila voci a ringraziare Higuain e compagni. Una scena vista e rivista in questa stagione, l'adattamento da stadio di "L'estate sta finendo" dei Righeria ha sbaragliato la concorrenza...un giorno all'improvviso, mi innamorai di te...(vince anche come miglior canzone). Battute le tifoserie di Lazio e Roma, in lizza con il loro "silenzio" di contestazione. Il silenzio dell'Olimpico è valso molto più di tante melodie...

MIGLIOR FILM STRANIERO - Ah bè, c'è solo l'imbarazzo della scelta in un campionato che non ci regala più talenti fatti in casa. Tolto Higuain, che aveva già dimostrato tutto il suo valore, forse quello che nessuno si aspettava è che Paulo Dybala fosse così determinante per una Juventus orfana di Carlitos Tevez. La Joya vince con la seguente motivazione: per aver saputo costruire in maniera decisiva la regia offensiva della squadra bianconera. Tra assist e gol (13 al primo colpo), trionfo meritato.

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO - Tre vincitori ex aequo. Ballardini, Schelotto e Tedesco, i tre allenatori del Palermo che in meno di un mese sono stati silurati da patron Maurizio Zamparini. Brevi, fugaci e significative, per questa categoria, apparizioni.

MIGLIOR DOCUMENTARIO - Quello che gireranno sulla vita di Gianluigi Donnarumma. Esordiente in Serie A a 16 anni e mezzo, si è preso la porta del Milan con una naturalezza e una sicurezza da far invidia anche al più giovane dei Buffon. Complimenti anche a Mihajlovic per l'intuizione.

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO - Materiale ce ne sarebbe tanto, ma l'esonero che il portiere del Palermo Stefano Sorrentino rifila al suo allenatore Davide Ballardini in diretta tv ("abbiamo giocato senza allenatore"), resterà nella storia.

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA - And the winner is...Gianluigi Buffon. Non prende gol da otto partite, imbattuto da 746 minuti, praticamente non para più. Merito della miglior difesa del campionato, appena 15 gol subiti e di "un'inattività" che potrebbe allungare la vita calcistica al Gigione Nazionale,. Che, sia chiaro, quando viene chiamato in causa, para eccome...

MIGLIOR ATTRICE NON PROTGAONISTA - La Roma di Rudi Garcia prima e Luciano Spalletti poi. Vince incontrastata, perchè doveva essere protagonista assoluta di questo campionato, ma si è ritrovata suo malgrado a recitare una parte meno importante. Almeno fino a questo momento. Chissà dove sarebbe la Roma se il progetto Spalletti fosse decollato prima e quello Garcia tramontato all'alba di questa stagione...vero Pallotta?

MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE - Impossibile battere "Inside Out", ma con Allegri nel ruolo di Gioia e Mancini ormai Tristezza perfetta.

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO ANIMATO - Categoria complicata, ma se dovessimo tradurlo in un lampo che resterà nella memoria di tutti forse l'errore a porta vuota di Dzeko della Roma contro il Palermo che innesca la faccia incredula di Maicon vince questa categoria.

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI - Al Napoli. Capace di stupire e di mettere tutti d'accordo, il suo gioco è il più bello. Ma rischia di diventare un inutile vanto, se la Vecchia Signora dovesse metterci lo zampino.

MIGLIOR SONORO -  «Vuoi me? Ma che ce fai con me ormai...». The winner is... Francesco Totti. Che chiedeva una statuetta alla carriera e si è ritrovato a trionfare per quella frase rubata dalle nostre telecamere che ha fatto il giro del mondo. C'è solo un capitano, soprattutto in questi casi....

MIGLIOR MONTAGGIO SONORO - Il botta e risposta tra Mancini e Sarri al termine della sfida di Coppa Italia tra Napoli e Inter ha stravinto. Quel «mi ha dato del finocchio» opposto al «sono cose che succedono in campo» ha conquistato la ribalta per una settimana intera. Poi la pace armata tra i due, che alzano la statuetta senza stringersi la mano...

MIGLIOR MONTAGGIO - Al Sassuolo, la prima delle "non grandi" che rischia di diventarlo. La squadra di Di Francesco è stata l'ammazzagrandi per la prima parte della stagione (vittorie contro Inter, Napoli, Juventus e Lazio), per poi confermarsi serena protagonista nella seconda. Montaggio perfetto quello di Squinzi e DiFra, Sassuolo investe bene, vende meglio e ottiene risultati. Ottimo lavoro.

MIGLIOR FOTOGRAFIA - Berlusconi vince sempre, anche quando non vince. Trent'anni di Milan, fiato sul collo di Mihajlovic e fiamma 21enne a rallegrare anche le notti più scure. Inarrivabile.

MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA - Vince l'Inter. Nessuno avrebbe saputo far meglio. Sembrava una splendida protagonista di questa stagione, si è ritrovata a chiedersi i perchè di un fallimento. Da Kondogbia e Jovetic, passando per Perisic per finire a Eder...una grande illusione. Creata a suon di 1-0 e di un primo posto svanito di fronte ai limiti di una squadra incompiuta. Ritira la statuetta Roberto Mancini.

MIGLIOR SCENOGRAFIA - La Fiorentina di Paulo Sousa. Splendida protagonista della prima parte della stagione, si sta confermando nella seconda. Nonostante Kalinic si sia un po' perso e Ilicic abbia frenato le sue giocate. La Viola gioca bene e lotta per il terzo posto, applausi per il portoghese.

MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE - Bravo Bologna. Bravo Donadoni. La sua non è una sceneggiatura originale, perché la stessa era detenuta da Delio Rossi, ma dall'esonero del primo, il secondo è stato praticamente perfetto. E tra vittorie e una costante risalita il Bologna resta l'unica squadra ad aver fermato la Juventus nelle ultime 17 partite.

MIGLIORI COSTUMI - Quelli indossati da Frosinone e Carpi, le squadre "poco gradite in Serie A". Stellone  e Castori hanno accettato la sfida e calzando alla perfezione gli abiti dei predestinati alla retrocessione, ancora lottano. La salvezza dista quattro punti per il primo e sei per il secondo. Sognare è ancora lecito.

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE - Le prime sei di questa Serie A. Vincono tutte. Mai il campionato era stato così incerto negli ultimi dieci anni, mai tra la prima e la quarta c'erano stati appena nove punti e mai quinta e sesta a questo punto della stagione sognavano ancora un posto in Champions. Juventus, Napoli, Roma, Fiorentina, Inter e Milan, chi più chi meno, brave.

QUANDO MORRICONE DISSE: ROMA, VENDI I MIGLIORI


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