Moviola in campo, Biscardi: «È una batosta per gli arbitri»

Il conduttore del "Processo" per tantissimi anni ha chiesto l'introduzione della tecnologia nel calcio: «Adesso non ci saranno più sospetti e veleni»
Moviola in campo, Biscardi: «È una batosta per gli arbitri»
Filippo Passantino
2 min

ROMA - Lo aveva capito prima di tutti. Adesso la sua “profezia” diventa “regola”. Aldo Biscardi, 85 anni, commenta l’ok della Fifa all’introduzione della moviola in campo come una «batosta per gli arbitri»: «Adesso il gioco non può essere più falsato», dice con la convinzione che per 36 anni lo ha portato a ribadire, durante il suo “Processo del lunedì”, l’importanza dell’uso della tecnologia a supporto delle decisioni del direttore di gara.

LA VITTORIA DI BISCARDI - «Per me è una grande vittoria. Mi sono sempre battuto per la moviola in campo perché ho sempre amato la regolarità nel gioco del calcio», commenta Biscardi. Durante il suo “Processo” ha portato in studio questo strumento, che poi si è evoluto nel Moviolone. Il conduttore della celebre trasmissione del lunedì ricorda l’episodio in cui “Nicchi venne in studio a sostenere che la moviola in campo fosse una cosa sbagliata. Io non l’ho mai pensato. Ho creduto piuttosto che aiutasse a ridurre gli errori degli arbitri e a restituirci partite regolari e non falsate».

«ADESSO UN CALCIO PULITO» - La lotta di Biscardi per l’uso della tecnologia nel calcio è stata una battaglia per “un calcio pulito”: «Con la decisione della Fifa – dice - adesso non ci possono essere più sospetti e veleni, le decisioni arbitrali dovranno avvenire alla luce del sole. Così crolla la fallibilità degli arbitri e gli interessi che guidavano gli episodi in particolari direzioni». Biscardi smentisce anche chi parla di costi eccessivi per la sperimentazione. «Costa pochissimo. Invece certi errori arbitrali hanno falsato partite o campionati con grandi conseguenze, proprio in virtù degli interessi economici che ormai girano attorno al calcio».


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