Panama Papers, spunta il nome di Infantino

Il neo presidente della Fifa, secondo il Guardian, avrebbe avuto un ruolo in accordi relativi ai diritti tv affidati a società offshore
Panama Papers, spunta il nome di Infantino© ANSA
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LONDRA - Spunta anche il nome di Gianni Infantino, neo presidente della Fifa, fra i documenti dei Panama Papers. Lo riporta il Guardian secondo il quale da alcune carte risulta che Infantino, quando era capo dei servizio legali della Uefa, avrebbe avuto un ruolo in accordi relativi ai diritti tv affidati a società offshore, nell'ambito di quella che i media bollarono come la «Coppa del Mondo della corruzione». Infantino ha sempre negato di essere coinvolto in quella vicenda.

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LA REAZIONE DI INFANTINO - "Sono costernato e non accetto che la mia integrità venga messa in dubbio da nessun tipo di media, tanto più che la Uefa ha già rivelato in dettaglio tutti fatti per quanto riguarda questi contratti". Il presidente della Fifa Gianni Infantino si difende dalle indiscrezioni rese note dal Guardian secondo cui anche il nome del n° 1 del massimo organo del calcio mondiale sarebbe presente fra i documenti di Panama Papers. "Come ho già detto - spiega Infantino in un comunicato della Fifa - non ho mai personalmente avuto a che fare con Croce Trading né con i loro proprietari in quanto la procedura di gara è stata condotta dal Team Marketing per conto dell'Uefa. Vorrei aggiungere che né l'Uefa né io siamo mai stati contattati da qualsiasi autorità in relazione a questi contratti particolari. Inoltre, come i media stessi hanno riportato, non vi è alcuna prova di eventuali irregolarità da parte dell'Uefa e di me stesso in questa materia". "Dal momento in cui sono venuto a conoscenza delle ultime inchieste a riguardo - aggiunge Infantino - ho subito contattato l'Uefa per avere chiarezza. L'ho fatto perché io non faccio più parte dell'Uefa da un po' di tempo e sono loro che possiedono esclusivamente tutte le informazioni contrattuali relative a questa inchiesta. Nel frattempo, l'Uefa ha annunciato che sta conducendo una indagine sui suoi numerosi contratti commerciali e ha risposto a tutte le domande dei media relative a tali contratti specifici".

UEFA: «ACCUSE INFANTINO UN INSULTO» - «Gianni Infantino è stato un esponente di spicco dell'Uefa per molti anni, un uomo che ha sempre agito con la massima professionalità e integrità, le accuse a lui rivolte sono un insulto alla sua persona e alla sua reputazione. È un giorno triste per il calcio e per il giornalismo»: così in una dichiarazione all'Ansa, l'Uefa commenta le indiscrezioni rese note dal Guardian secondo cui l'attuale presidente della Fifa, ex segretario generale dell'Uefa sarebbe presente fra i documenti di Panama Papers. «L'Uefa è costernata da alcune indiscrezioni giornalistiche sulla condotta impropria in relazione ai diritti televisivi stipulati con una società con sede in Ecuador nel 2006. Come più volte spiegato ai media non ci sono mai stati comportamenti impropri. Eppure nonostante le spiegazioni fornite, alcuni media hanno scelto di travisare le cose. La UEFA e Gianni Infantino - si legge nella nota - non sono mai stati contattati da nessuna autorità in relazione a questo particolare contratto. Se dovessimo essere contattati saremo felici di collaborare». L'Uefa, nella dichiarazione, sottolinea che «qualche tempo fa è stato chiesto se ci fossero rapporti commerciali con persone o aziende citate nell'inchiesta. In quel momento non avevamo modo di controllare le migliaia di contratti commerciali e quindi la risposta iniziale è stata incompleta. Ora, dopo aver condotto un'analisi completa dei nostri contratti commerciali e in particolare con questo contratto tv con l'Ecuador, risalente al 2006, va sottolineato che i diritti in questione sono stati assegnati dopo una gara condotto da TEAM Marketing, che agisce per conto della UEFA. I diritti sono stati assegnati a Teleamazonas/Cross Trading perché hanno fatto l'offerta più alta sul mercato».


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