ROMA - Una volta giocare in Serie A voleva dire militare nel campionato più ricco e competitivo del mondo. I campioni, quelli veri, facevano la corsa per approdare nella bella Italia, e Milan, Juventus Inter e Roma erano il sogno di un'intera carriera. Oggi i campionissimi arrivano in Serie A a fine carriera, magari, quando ormai, lo spazio in Premier o in Liga non c'è più.
LA CLASSIFICA - A comandare la classifica è sempre Messi, passato da 65 a 74 milioni lordi, premi, bonus e sponsor inclusi. Dietro di lui il rivale di una vita, Cristiano Ronaldo, che aumenta gli incassi a 67,4 milioni (lo scorso anno erano 54). Anche Neymar è più ricco di un anno fa, salendo a 43,5 milioni contro i 36,5 del 2015. Alle loro spalle c'è il tridente parigino: Ibra-Silva-Di Maria. L'asso svedese si ferma a 28,5 milioni, ma grazie agli sponsor stacca il brasiliano (26,5) e l'argentino (26), che in termini di solo stipendio fanno meglio. La classifica senza sponsor sarebbe la seguente: Di Maria primo con 24 milioni, Silva 23, Ibrahimovic 19.
ALLENATORI - Le cose per l'Italia vanno meglio per ciò che riguarda gli allenatori: Mourinho è ancora il paperone degli allenatori con 24 milioni; il portoghese stacca Guardiola, fermo a 16,5. Il terzo è un italiano, l'ex allenatore di Milan Roma e Juve, Fabio Capello che con la liquidazione ricevuta dai russi resta sul podio.
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