Abodi: Ora gli Azzurri sull'isola della Misericordia

Il presidente della Lega Serie B, a margine della presentazione di The Bridge, pensa a un'amichevole dell'Italia a Lampedusa per l'inaugurazione e a partite delle under
Abodi: Ora gli Azzurri sull'isola della Misericordia© Getty Images
di Tullio Calzone
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CITTA’ DEL VATICANO - «In un momento in cui si alzano muri, noi costruiamo un ponte», il ponte della solidarietà umana e della vicinanza a chi soffre, per una volta almeno reso possibile anche grazie al calcio. Visibilmente emozionato dalla visita al Pontefice prima della conferenza stampa, il presidente della Lega B Andrea Abodi mostra orgoglioso il pallone del campionato 2015/2016 con la firma di FRANCESCO in evidenza. Poi si infila nella Ford Fiesta del Prefetto della Congregazione dei Vescovi che ha agevolato anche la possibilità dell’evento in una location davvero eccezionale: la Pontificia Accademia delle Scienze presieduta dal Cardinale Marcelo Sanchez Sorondo. Un dono prezioso fatto da Papa Bergoglio, evidentemente, a tutte le società della cadetteria, riunite straordinariamente in Vaticano anche per l’Assemblea pomeridiana che seguirà alla presentazione del nuovo stadio di Lampedusa, progetto che ha ottenuto il Patrocinio del Giubileo della Misericordia e curato dall’architetto Filippo Fanelli, ma nato da un’idea notturna di Federico Vecchio.

INAUGURAZIONE. «Il momento più gioioso sarà quello dell’inaugurazione che prevediamo per l’anno prossimo – ha sottolineato Abodi – più della metà dell’investimento è stato raccolto, grazie a organizzazioni filantropiche o solidali (Enel Cuore Onlus e Fondazione con il Sud, ndr), al nostro piccolo contributo, a quello delle nostre società e anche di quelle della Serie A, come l’As Roma. L’idea è quella di portare sull’isola molto presto gli Azzurri. Lampedusa, a distanza di un anno dalla visita di Papa Francesco, è diventata simbolo di accoglienza dei tanti migranti che scappano dalle guerre e dalla fame». Là dove sorge ora un campo in pozzolana, verranno investiti 2 milioni di euro per far nascere una struttura semplice, funzionale, moderna e, soprattutto, a impatto ambientale zero, benché sia a soli trenta metri dal mare. «L’obiettivo principale della nostra iniziativa, resa possibile anche dalla disponibilità del sindaco Giusi Nicolini che ringrazio - sarà poter garantire ai giovani delle squadre di calcio dilettantistiche locali, agli studenti e ai ragazzi immigrati ospiti del centro di accoglienza, di beneficiare di una serie di opportunità sportive, di percorsi formativi e di integrazione sociale».

AGGREGAZIONE. Lampedusa, particolarmene in questi ultimi anni, è diventata un punto importante di aggregazione e The Bridge ha un valore simbolico forte. «Questo è un progetto che non ha confini. Sarà un modello di sviluppo non solo per la realizzazione di un nuovo stadio ma anche per la crescita a 360 gradi dei ragazzi del luogo. Sarà un impianto a impatto zero per i materiali usati e per l'energia prodotta dal fotovoltaico di ultima generazione che, ci auguriamo, possa anche arrivare a tutta la comunità» precisa il presidente Abodi che coglie l’occasione per consegnare ai due alti prelati presenti in sala una copia del Bilancio sociale della Lega, una “summa” di tutte le iniziative a scopo benefico e solidale promosse e realizzate in questi ultimi anni in cui la lega B è stata rivoluzionaria proprio sotto il profilo delle idee e della concretezza. The Bridge è l’ultimo esempio eloquente di questo straordinario attivismo.


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