Ripescaggi, no del TAR. Stamani si riparte dal TFN

Serie B sempre più nel caos. Anche i giudici amministrativi rimandano tutto ai tribunali endofederali. Questa mattina i club ricorrenti attesi dal giudice Cesare Mastrocola al Tribunale Federale Nazionale. Intanto istanza delle escluse al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giancarlo Giorgetti, affinché il Governo intervenga e ripristini il format a 22 squadre modificato dal Commissario straordinario Roberto Fabbricini lo scorso 13 agosto
Ripescaggi, no del TAR. Stamani si riparte dal TFN© LAPRESSE
di Tullio Calzone
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ROMA - Archiviato anche l’ennesimo no, quello del TAR del Lazio, si ricomincia questa mattina dal TFN. Udienza fissata per le ore 11,30 dinanzi al presidente Cesare Mastrocola, presidente del Tribunale Federale Nazionale, ma la strada che dovrebbe condurre ai ripescaggi e al superamento del format della Serie B a 19 squadre si fa sempre più impervia e tortuosa con il passare del tempo. 


AI TRIBUNALI ENDOFEDERALI - La Prima sezione Ter, presieduta da Germana Panzironi, giudice oggetto dell’istanza di ricusazione presentata nei suoi confronti dai legali della Pro Vercelli, Flavia Tortorella e Cesare Di Cintio, ha decretato che a decidere sui ricorsi contro la modifica del format del campionato di B avvenuta il 13 agosto attraverso il blocco dei ripescaggi decretato dal Commissario straordinario della FIGC Roberto Fabbricini, saranno i tribunali endofederali. Dove i club ricorrenti si erano precipitati dopo il Collegio di garanzia dell’11 settembre. Una corsa fatale, perché ha spalancato al TAR Lazio una comoda via di fuga. Se, infatti, è stata già fissata per questa mattina l’udienza dinanzi al TFN, come sperare in un pronunciamento nel merito dei giudici amministrativi? Intanto, il tempo passa e la possibilità di tornare a una B a 22 o a più squadre si fa sempre meno consistente. Come può apparire logico riformulare il torneo a fine ottobre, quando si saranno cioè consumati i giudizi nei tribunali della Figc (Tribunale Federale Nazionale e Corte Federale d’Appello) ed eventualmente al Coni?


ISTANZA A GIORGETTI - Ecco perché le ricorrenti nella giornata di ieri hanno inoltrato un’istanza congiunta al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti, e per conoscenza al presidente di Lega B, Mauro Balata. Dopo l’Entella, anche Siena, Pro Vercelli, Ternana e Novara invocano un intervento del Governo per vedere riconosciute le proprie ragioni e porre fine al caos dei mancati ripescaggi, con possibili riverberi di ordine pubblico. Proprio il nuovo iter tracciato dal Collegio di Garanzia e confermato dal TAR rende impossibile, in tempi ragionevolmente brevi, arrivare a un pronunciamento definitivo non prima di un mese, tra nuovi giudizi e termini da rispettare. E sarebbe questa la ragione che dovrebbe indurre il Governo a intervenire d’imperio come avvenne nel 2003 quando la cadetteria venne portata a 24 squadre da un decreto legge recepito dalla Federcalcio allora presieduta da Franco Carraro.

IL GIUDIZIO DEL TAR - Nell'udienza di mercoledì - a cui ha partecipato anche la Ternana con un "intervento ad adiuvandum" -, il TAR ha, comunque, considerato che «non risultano esauriti i gradi della giustizia sportiva, atteso che il Collegio di Garanzia, nel dichiarare inammissibili i ricorsi, ha riconosciuto la competenza della giustizia Figc» anche con un’udienza già fissata al TFN per stamane. L'effetto è che «in tale situazione al giudice statale è preclusa la possibilità di adottare una decisione di natura giurisdizionale, posto che in ogni caso un intervento presuppone l'impugnazione di una decisione definitiva adottata dalla giustizia sportiva». Essendo, tra l’altro, la B a 19 squadre, per la Panzironi e gli altri giudici «non sembra sussistere quell'interesse concreto ed attuale tale da giustificare l'adozione dell'invocata misura cautelare». Il che non consente alcuna possibilità di ripescaggio per la Pro Vercelli e le altre pretendenti alla B. Entella compresa.


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