Liverani-Pillon, incrocio verità nel posticipo di B

Il Brescia allunga sul Palermo (ora a -3 dalla vetta) dopo aver rischiato nel testacoda con il Foggia, piegato dal solito Donnarumma. Stellone ripreso da Braglia a Cosenza, ora può perdere il secondo posto se il Lecce batte il Pescara nel posticipo. Vola il Perugia di Nesta che aggancia il Benevento e si prepara allo scontro diretto con i sanniti dopo il turno infrasettimanale. Bucchi va vicino alla 4ª sconfitta consecutiva, poi rimonta e difende il pari prezioso in 9 uomini. Un punto che non basta all'Ascoli. Solo l'imminente trasferta a Padova salva Vivarini dall'esonero. Martedì sera, però, sarà vietato sbagliare. Lerda e Gautieri alla finestra?
Liverani-Pillon, incrocio verità nel posticipo di B© Getty Images
di Tullio Calzone
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SOSTA E SCENARI E CASO OKEREKE - La sosta non ha cambiato gli scenari, ma ha rischiato seriamente di intervenire a gambatesa sugli esiti di più di un testacoda, specialità di questa 11ª giornata di ritorno. Anche perché il conto alla rovescia è già cominciato, ma nessuno può essere certo di come finirà. E la contendibilità degli obiettivi aggiunge incertezza e interesse al campionato. Fa la sua parte anche la giustizia sportiva che chiarisce, finalmente, il caso Okereke, l’attaccante dello Spezia che aveva ispirato i ricorsi di Livorno e Benevento per essere entrato suo malgrado in un’inchiesta giudiziaria per un presunto traffico di immigrazione clandestina. Una vicenda che ha coinvolto le figure apicali del club ligure che è comunque riuscito a dimostrare che la posizione del calciatore è ok grazie al visto dell’ufficio tesseramenti. Dunque, vanno omologati i risultati delle due gare incriminate.

CAMPIONATO APERTISSIMO - Meglio concentrarsi sul calcio giocato, vista l’incertezza che arriva dalla classifica. La constatazione più evidente è che il Brescia allunga a +3 sul Palermo dopo aver rischiato seriamente di capitolare contro un Foggia convincente che almeno un punto al “Rigamonti” lo avrebbe, infatti, meritato. Corini, invece, si prende tutto con il solito Donnarumma che si concede il lusso di sbagliare anche un rigore, prima di griffare il suo 24º sigillo stagionale. Frena, invece, il Palermo, ripreso da Braglia al “San Vito” complice un gol di Sciaudone, una maledizione per i siciliani. Per capire la portata di questo pari, bisognerà, tuttavia, attendere l’esito dell’incrocio di questa sera tra Lecce e Pescara. Pillon promette battaglia, ma per arginare la voglia di A dei salentini dovrà attingere a tutte le energie residue dei suoi uomini. Non fosse altro perché Mancosu e compagni con un successo scavalcherebbero Stellone al 2º posto che vale - come si sa - la promozione diretta.

NESTA, BUCCHI E L'ARECHI DESOLATO - Vola verso i play off il Perugia di Nesta che sbriciola un Livorno attonito al cospetto di Verre, l’autore della doppietta che sgancia il Grifo al 6º posto consentendogli di agganciare il Benevento. Bucchi ad Ascoli vede il baratro della 4ª sconfitta di fila, poi ha un moto d’orgoglio con Coda e Viola e strappa il pari innescando Armenteros ed evitando la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso. Il cerino resta, così, in mano a Vivarini che spreca un’incredibile occasione di avvicinarsi alla salvezza facendosi rimontare due gol dalla Strega. La prossima tappa a Padova nel turno infrasettimanale diventa un capolinea per il tecnico abruzzese accompagnato in questa avventura marchigiana da troppe attese sempre più lontane dalla realtà! Proprio come questa Salernitana spaventata dall’ex Bocalon prima ancora che dal Venezia di Cosmi. Ma in un Arechi desolatamente deserto cosa aspettarsi di più?


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