Caso Chiesa, rinnovo con la Fiorentina oppure c'è l'Inter

Un'estate complicata e l'avvio di stagione grigio: c'è necessità di ritrovarlo. Il club viola vuole blindarlo con un super rinnovo ma se il giocatore non è convinto c'è chi spinge per la cessione. E Marotta resta alla finestra
Caso Chiesa, rinnovo con la Fiorentina oppure c'è l'Inter© Getty Images
Alfredo Pedullà
5 min

Il manifesto di Roberto Mancini. «Ora Chiesa metta la testa sul suo lavoro, sta pagando un’estate complicata, ritrovi la tranquillità che non ha avuto». L’eterno murales di Rocco Commisso. «Visto? Ho mantenuto la promessa, resta a Firenze. Federico per noi è il presente e il futuro». Il remake dei Righeira (“L’estate sta finendo“) potrebbe essere lo spot per una ripartenza che chiuda il caso. Sarebbe: l’estate che finisce non basta per archiviare la voglia del figlio d’arte di Juve (e in alternativa di Inter) soffocata dalle ambizioni di un padrone fresco di nomina. L’estate che finisce deve essere il famoso punto di ripartenza per sgombrare la mente di Federico e per trovare una soluzione che passa inevitabilmente dal rinnovo. Ha ragione Mancini: se Chiesa non memorizza che la Fiorentina è la sua casa, la casa della felicità, indipendentemente dalle versioni-dichiarazioni ufficiali più o meno sincere, il rischio è che si perda nei sentieri di montagna e che non ritrovi più la via. E’ un giovane-vecchio, più maturo dei suoi 22 anni (a ottobre), ma esiste il pericolo che diventi un vecchio-giovane logorato da pensieri più grandi della sua irrinunciabile necessità di sentirsi padrone e attore della fascia. Non facciamolo diventare un caso assurdo, in fondo ha bucato una partita in azzurro e non è stato perfetto nelle prime due recite stagionali. Ma evitiamo anche di sottovalutare il problema, come quando hai l’influenza, la trascuri, ti porta 39 di febbre e pensi che la temperatura debba scendere in automatico.

Chiesa-Juve, era fatta. Poi l'avvento di Commisso ha cambiato tutto

Ora Fede deve farsene una ragione. Lo scorso marzo giocava felice nel suo eremo di Firenze e qualcuno gli disse che sarebbe salito sull’astronave dei sogni, biglietto di sola andata. Paratici aveva raggiunto un accordo con suo papà, noncurante dell’imminente svolta societaria in casa viola. Ti diamo tutto, Fede: soldi, ricchezza, felicità, titolarità, le raffiche di vento allo Stadium saranno tutte tue quando partirai a destra, farai il vuoto e nessuno ti prenderà. Da marzo a fine maggio il copione è cambiato, Commisso ha rilevato dai Della Valle, la famosa astronave di Federico mai sarebbe potuta partire. I più vicini alla famiglia giurano che la stizza si sia trasformata in rabbia, come se Chiesa junior fosse stato scaricato per via di una svolta neanche imprevedibile nella stanza dei bottoni. Insomma, avevano immaginato resistenza (di Paratici) e affondo (della Juve). Invece, picche. E il famoso manifesto di Commisso è datato 9 luglio: «Chiesa resta qui almeno un anno». Dal 9 luglio al 9 settembre (quasi): in due mesi cambia il mondo, ora è giusto che l’esterno italiano più ambito non si incarti definitivamente, come gli consiglia Mancini.

Chiesa, la Fiorentina spinge per il rinnovo: l'Inter alla finestra

E’ il rinnovo, non ci piove. Riepilogo: il ragazzo ha un contratto di tre anni scadenza 2022 a 1,8 a milioni a stagione. Se Federico memorizzerà che Firenze è la sua Juve, non quella che tra una settimana sarà avversaria al “Franchi”, non gli resta che prolungare. Lo riempirebbero d’oro (magari il doppio per ogni campionato marchiato viola) e aggiungerebbero una bella fascia al braccio che sancisca la reciproca volontà di farne una bandiera. [...]

All’interno della Fiorentina c’è chi spinge perché Chiesa non sia semplicemente l’orgoglio di Commisso nel volerlo confermare dopo la fresca nomina, ma anche la volontà ferrea del diretto interessato di sposare lo stesso progetto. Altrimenti, meglio prendere 80 milioni (almeno) e avere un budget illimitato per un gruppo più forte, piuttosto che procedere per tirare a campare. Un altro passaggio non va sottovalutato: l’Inter ha un eccellente rapporto con la Fiorentina e sarebbe pronta ad approfittarne (l’ennesima rivincita di Marotta su Ausilio) per la prossima estate se davvero Federico dicesse no al prolungamento perché affranto e/o turbato dopo le ultime vicende. Quindi, serve davvero agire in fretta. [...]


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