La lezione della B: Cosmi, Castori e le urla nel silenzio

Gare a porte chiuse, ma gare vibranti e combattute. L'esempio del Perugia che, dopo cinque sconfitte di fila, piega una Salernitana lanciata verso la A. E quello del Trapani che spaventa l'Empoli e Marino e si tiene in corsa per la salvezza nonostante la vittoria sfumata nel finale per un autogol. Urla anche Nesta nel silenzio dello "Stirpe" (contro l'arbitro Fourneau) per una sconfitta solo in parte meritata e scaturita dagli errori dei suoi.
La lezione della B: Cosmi, Castori e le urla nel silenzio© LAPRESSE
di Tullio Calzone
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IL CALCIO AL TEMPO DELLA CRISI - Adottate puntualmente tutte le disposizioni di legge nel tempo dell’emergenza nazionale e archiviati i rischi di possibili polemiche rilanciando, invece, proposte costruttive per aiutare anche le società in evidenti difficoltà economiche, la Serie B di Balata ha fatto parlare il calcio nel più assordante dei modi possibili: con urla nel silenzio. Stadi chiusi ai tifosi, misura razionale imposta dal protocollo sanitario, ma gare vibranti che hanno certamente contribuito a creare qualcosa di positivo che va comunque oltre l’evidente scenario di crisi. E anche questa volta le sorprese non sono mancate.

STROPPA SECONDO, NESTA URLA - Intanto, il primo risultato a fare rumore, è il sorpasso al 2º posto effettuato da Stroppa con il suo spericolato Crotone ai danni del Frosinone. I calabresi sbriciolano le resistenze del Venezia complice un formidabile Benali, sempre più uomo dei sogni promozione rossoblu. Ma non sarebbe bastata la netta e meritata vittoria in Laguna, se Nesta non si fosse imbattuto nel solito Bisoli guastafeste. Il ritorno in scena del combattivo sergente di Porretta Terme ha cambiato subito il destino della Cremonese e potrebbe avere effetti indesiderati anche sull’esito di questa stagione. L’ex pretoriano di Carletto Mazzone, infatti, non ha smentito il copione e ha rivendicato il successo allo “Stirpe”. Tuttavia, al di là dei meriti della sua Cremonese rediviva e fortunata, senza una serie di inenarrabili errori del signor Fourneau difficilmente avrebbe avuto la meglio allo “Stirpe”. Una direzione arbitrale che non si è rivelata all’altezza della situazione in un campionato che, invece, sta dando una grande prova di dignità anche onorando il calendario tra mille difficoltà con impegno e passione.

COSMI E CASTORI, SOLITA PASSIONE - Ne ha dovuto iniettare una dose massiccia di queste due virtù nel suo Perugia, per esempio, Serse Cosmi, per non arrendersi a una Salernitana combattiva. Non tanto, però, da uscire indenne dal “Curi”. Colpito nottetempo da un’imprevedibile indisposizione, Ventura s’è dovuto rassegnare d’avanti alla tv al successo perugino voluto con tutto se stesso dall’Uomo del fiume che non molla mai. Proprio come Castori che fa barcollare l’Empoli con Pettinari, si vede negare il gol del raddoppio e poi cade con un’autorete di un veterano a pochi passi dalla preziosa vittoria, ricordando tuttavia a Marino gli incubi di una semifinale play off vinta in 9 contro 11 con il Carpi al “Matusa”. Senza se e senza ma, invece, il successo del Pordenone a Cittadella. Tesser non ha nessuna intenzione di abbandonare la A. E non poteva essere diversamente. Anche il derby tra Pisa e Livorno, infine, ha aggiunto succo alla strana giornata di calcio. Le urla nel silenzio fanno ovunque rumore. Basta saperle ascoltare!


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