Il rumore dei falsi amici

Il rumore dei falsi amici© ANSA
Ivan Zazzaroni
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Guarito dal Covid, Boris Johnson ha immediatamente chiamato il sesto figlio Wilfred Lawrie Nicholas in onore dei nonni e dei medici che l’hanno curato. E ieri, altro magnifico parto per il premier britannico, ha annunciato il via libera al football: ripartirà il 12 giugno. Prima di lui la Merkel aveva restituito il calcio ai tedeschi perché «Angela dà al popolo quello che il popolo vuole»: la Bundesliga ricomincerà questo sabato. A inizio maggio Pedro Sànchez aveva garantito il pieno sostegno della Spagna allo sport professionistico: la Liga si rimetterà in moto tra un mese esatto. L’unico a cedere - non al virus, ma a Bolloré - è stato Macron, e mo’, tra ricorsi e fallimenti annunciati, sono cavoli della federcalcio francese.

Aspettando con ansia la decisione di Conte e del Parlamento, registriamo il faticosissimo mezzo passo avanti dell’apertura agli allenamenti collettivi. «Le indicazioni del comitato, che sono da considerarsi stringenti e vincolanti, saranno trasmesse alla Federazione per i doverosi adeguamenti del protocollo» hanno spiegato con una dichiarazione congiunta Speranza e Spadafora, Salute e Sport. Stringente e vincolante, per ora, resta la ghigliottina della quarantena al solo apparire di un positivo, ostacolo che nessun altro Paese ha posto. A questo punto non è da escludere l’obbligo dell’autocertificazione per i difensori che vorranno trasferirsi dalla propria area a quella avversaria. E pensare che la Figc - è allo studio il protocollo per le partite a prova di Cts - impone obblighi che inglesi, tedeschi e spagnoli neppure si sognano, in primis il ritiro di 14 giorni - dal 18 maggio al 2 giugno - previa “negativizzazione” di tutti i partecipanti, calciatori, tecnici e staff. 

Strano Paese, il nostro, nel quale un quotidiano sportivo riesce a raggiungere l’intero arco costituzionale ma non il ministro di riferimento. C’è tuttavia una novità. Ieri, intorno a mezzogiorno, pur se attraverso il capoufficio stampa Alessio Pasquini, autore di una risposta tra l’ironico e l’arrogante esattamente come la richiesta, Spadafora si è materializzato: «Gentile direttore, mi scuso per il ritardo, ma per essere altrettanto rispettoso ed educato mi son dovuto far aiutare anche io, e ciò ha preso un po’ di tempo. Al momento preferiamo declinare il suo cortese invito. Un caro saluto».

Quasi in contemporanea ho ricevuto su whatsapp un messaggio di Roberto Donati, ex staffettista della 4x100, argento agli Europei di Barcellona e co-detentore del record italiano della specialità (38”17). Oggi Donati, che non ho il piacere di conoscere personalmente, è il delegato allo sport del comune di Rieti: «Buongiorno direttore, il buon Spadafora non risponde neanche ai comuni, purtroppo. Come ad esempio quello di Rieti che la scorsa settimana gli ha chiesto aiuto attraverso il sottoscritto, poiché la federazione europea (EA) voleva cancellare il Campionato Europeo Under 18 di atletica leggera a Rieti. Si sarebbe generato un buco economico di circa 2 milioni per la nostra città, buco che abbiamo dovuto evitare da soli interessando persone amiche per difendere la manifestazione e farcela riassegnare nel 2021. Dal Ministro neppure una risposta alla mail, anche dopo aver sollecitato il suo vicecapo di gabinetto. Questo per dirle che oltre a sperare che riparta il calcio, ci sarebbe da lavorare per mettere persone giuste nel posto giusto, guardando competenze e esperienze soprattutto nello sport. Condivido il suo pensiero. Buon lavoro e scusi il disturbo». Donati mi ha girato la mail con la richiesta inviata a Spadafora, che da giorni continua a ripetere anche sui muri che si sta impegnando per lo sport di base. Immagino che in questo periodo abbia tante cose e post a cui pensare, e allora con un gesto di insospettabile delicatezza gli suggerisco di lasciare che del calcio si occupino il premier, la federazione e la lega, oltre ai medici, per meglio concentrarsi sulle discipline che hanno effettivamente bisogno di un intervento del ministro. Il presidente della Fidal Giomi e quello del Coni Malagò sono a disposizione per qualsiasi chiarimento.

Base chiama ministero, base chiama ministero: rispondete?


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