AARHUS (DANIMARCA) - L'attaccante è il ruolo più a rischio contagio da Coronavirus. Una ricerca condotta dall'Università danese di Aarhus ha preso in esame 14 partite della SuperLeague simulando la presenza di un giocatore positivo al Covid-19 e i suoi incroci con gli altri calciatori nel raggio di un metro e mezzo. Dai risultati è emerso che il centravanti è esposto al rischio di contagio per due minuti, mentre per i restanti calciatori l'esposizione al rischio si ferma a un minuto e mezzo (87 secondi e 8 decimi, per l'esattezza).
La ricerca dell'Università di Aarhus
Come precisa il professor Thomsen dell'Università di Copenaghen, in ogni caso "il tempo indicato nello studio non è critico": si parla di contatto rilevante, secondo il National Board of Health, quando sei a meno di due metri da una persona infetta e dura per più di un quarto d'ora. Secondo la ricerca diminuisce poi il rischio per i dilettanti e i giocatori del settore giovanile. Ciò deriverebbe da questioni legate alla velocità e alla vicinanza di gioco.