Picerno e Bitonto, che stangata!

Lucani retrocessi all’ultimo posto, pugliesi: -5 punti. Ora spera Foggia (promozione in C)
Picerno e Bitonto, che stangata!
Biagio Angrisani
2 min


ROMA - Pesanti condanne nel processo per illecito sportivo davanti al Tribunale Federale Nazionale, sezione disciplinare presieduto da Cesare Mastrocola. Picerno retrocesso all’ultimo posto nel campionato di Serie C, Bitonto penalizzato di cinque punti nel campionato di Serie D, girone H. I fatti relativi all’illecito sportivo si riferiscono alla gara Picerno-Bitonto, disputata il 5 maggio 2019, ossia due stagioni fa, ma le condanne per  le due società si riverberano in maniera afflittiva sull’ultimo campionato che ha visto il Picerno salvarsi in Serie C ai playout contro il Rende mentre il Bitonto ha chiuso la stagione al primo posto nel  girone H della Serie D con promozione in C. Alla luce della sentenza cambia tutto: Picerno retrocesso (ora il anche Rende spera) mentre il Bitonto penalizzato di cinque punti fa balzare il Foggia al primo posto con relativa promozione. Siamo al primo round dell’iter giudiziario, ma è una sentenza pesante che rivoluziona il girone H di Serie D e anche il prossimo girone meridionale della Serie C.

TESSERATI - Condannati Michele Anaclerio a due anni di squalifica, Vincenzo De Santis a quattro anni di inibizione e ammedna di 50.000 euro, Nicola De Santis   a quattro anni di inibizione, Giulio Picci a un anno e otto mesi di squalifica, Daniele Fiorentino a un anno di squalifica, Giovanni Montrone a un anno e otto mesi di squalifica, Onofrio Turitto a un anno di squalifica, Francesco Cosimo Patierno a un anno e otto mesi di squalifica, Vincenzo Mitro a quattro anni di inibizione.  Prosciolti da ogni incolpazione il presidente Francesco Rossiello del Bitonto, Paolo D’Aucelli e la società Potenza calcio che era presente nel processo poiché Vincenzo De Santis, ds della società rossoblù ha svolto secondo la ricostruzione della Procura e sancita dal Tribunale, il ruolo di mediatore nella combine che ha visto il passaggio di denaro (diecimila euro rispetto ai venticinquemila euro pattuiti) dal Picerno ad alcuni tesserati del Bitonto. Le società condannate e i tesserati sanzionati annunciano il ricorso in Corte d’Appello Federale.
 


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