Inzaghi, Grosso e la lezione alla Strega

Il Benevento cade ancora in casa dopo la sconfitta contro il Brescia che piega Tedino e vola in vetta. Grosso imita SuperPippo al Vigorito e sale al 4º posto. Caserta amaro, boccia i giallorossi ma a Pisa dopo la sosta sarà già un bivio. Oggi Lecce-Parma il match clou. D'Angelo cerca la vittoria a Cittadella per riprendersi il primato, Stroppa col Monza a Crotone: ma è vietato voltarsi.
Inzaghi, Grosso e la lezione alla Strega
di Tullio Calzone
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Vincere aiuta a vincere. È la regola non scritta che puntualmente, però, ha i suoi effetti anche nel calcio. Ma se perdi e non impari in fretta la lezione correggendo i tuoi errori, la confusione è dietro l’angolo. E così, dopo la sconfitta contro il Brescia dell’ex Inzaghi frutto di episodi e di scelte sbagliate individuali prima ancora che collettive, il Benevento cade ancora in casa contro un’altra rivale per la promozione. Una sconfitta determinata certamente dall’espulsione di Glik, grave per l’esperienza del calciatore e pesantissima perché lascia i sanniti in dieci uomini per oltre un’ora. Ma non sufficiente a giustificare un’imbarcata di queste dimensioni, sia pure contro un Frosinone sempre più ambizioso e in grande ascesa, alla sua 3ª vittoria nelle ultime 4 gare e imbattuto da oltre un mese. Già non convincente in casa in passato, questa volta Caserta crolla, incapace di risistemare tatticamente una squadra improvvisamente impalpabile con l’uomo in meno ed esposta alla goleada degli avversari che solo per imprecisione non infliggono ai giallorossi una lezione ancora più umiliante. Gli effetti della sconfitta con il Brescia diventano subito assordanti, soprattutto se si pensa alla Strega autorevole e vicina alla perfezione vista in campo prima di questo pericoloso cortocircuito a cui bisogna mettere immediatamente riparo. La sosta andrà incontro ai sanniti, attesi alla ripresa dal Pisa che stasera prova a riprendersi la vetta al “Tombolato” contro lo spigoloso Cittadella. Il padrone della B per una notte è certamente SuperPippo che piega l’orgoglioso Pordenone di Tedino e trova altri tre punti pesantissimi, indovinando i cambi, proprio come al “Vigorito”, lo stadio dei suoi indelebili record e delle nostalgie.
Archiviate le vittorie sofferte e preziose dell’Ascoli contro il Vicenza di Brocchi e della Ternana ad Alessandria contro un attonito Longo, questa B non dà tregua a nessuno. Neanche al Lecce con il Como (chiedere al Perugia) squadra del momento. Baroni incrocia un Parma indecifrabile di cui è sempre bene non fidarsi visto il potenziale espresso a intermittenza dalla compagine di Maresca. Sentimenti contraddittori animeranno il ritorno a Crotone di Stroppa con il suo Monza ostinato a irrompere nel perimetro playoff. Non c’è tempo da perdere. Ma vale anche per Marino impelagato in zona salvezza e a caccia di una vittoria scacciacrisi.


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