La Reggina non decolla: Stellone sbatte la porta e se ne va

Si consuma tra le polemiche il clmoroso divorzio tra il club calabrese e l'allenatore della salvezza. Scintille con il presidente Cardona: «Chiede una rivoluzione impossibile». Il tecnico capitolino replica duramente: «Non ci sono le condizioni per restare. Ma niente menzogne o chiedo i danni». Per la successione c'è Aglietti sotto contratto. Ma anche D'Angelo e Cosmi in corsa
La Reggina non decolla: Stellone sbatte la porta e se ne va© LAPRESSE
di Tullio Calzone
4 min

di Tullio Calzone

Parole come pietre, con allegate minacce di contenziosi legali non del tutto scongiurati nonostante un addio clamoroso ma tutto sommato inevitabile nel segno della discontinuità con il recente passato. La sovrapposizione della nuova gestione societaria con quella tecnica non ha prodotto gli effetti sperati e ha portato, anzi, a una decisione solo apparentemente inattesa, ma in verità logica. Roberto Stellone non guiderà la Reggina nella prossima stagione dopo averla salvata da un fallimento tecnico che sarebbe stato propedeutico a un disastro ben peggiore, rischiando di cancellare sullo Stretto il calcio faticosamente riconquistato per nuovi lunghissimi anni. Aver conservato la B ha agevolato il complicato passaggio di mano del club da Luca Gallo a Felice Saladini, il patron che a Reggio Calabria è arrivato per costruire qualcosa di importante e di ambizioso, un progetto che inizia a scontrarsi, tuttavia, con la realtà. Il nuovo corso avviato solo a inizio mese e il macchinoso allestimento della squadra concordato con il tecnico capitolino al momento della nuova intesa, non ancora vidimata da un contratto scritto, ha fatto riemergere tanti nodi mai sciolti. Come quello della nuova rosa, appesantita dai contratti insostenibili arrivati dalle scorse stagioni e dalla impossibilità di innestare gli elementi concordati tra i nuovi dirigenti e l’allenatore anche per alleggerire il conto economico del club al momento della nuova intesa.

CORSA A OSTACOLI - Memore dall’incredibile vicenda vissuta a Bari solo poche stagioni fa, dopo aver portato il Frosinone in A, Stellone non se l’è sentita di affrontare una situazione oggettivamente complessa e bisognosa di tempo per essere avviata, probabilmente, sulla strada giusta, ma senza nessuna certezza di riuscirci. L’impossibilità a coniugare equilibrio economico e aspettative tecniche ha portato allo show down con molte parole, purtroppo, in libertà. «Non ci sono le condizioni per continuare. Meglio che ognuno faccia le proprie scelte liberamente», ha dichiarato l’ormai ex allenatore della Reggina. Espressioni commentate dal presidente Cardona in maniera univoca: «In società siamo rimasti tutti basiti dall’uscita di Stellone - ha dichiarato l’ex arbitro -. Assicuro i tifosi che non siamo disperati. Non potevamo allestire una nuova squadra in così poco tempo. Giovedì inizieremo col ritiro al Sant’Agata e ci saranno tutti, i calciatori e l’allenatore». L’allusione sarebbe alla presunta richiesta del tecnico di fare piazza pulita, con un linguaggio, peraltro, non consono a un uomo di sport.

STELLONE DURO - «Il presidente Cardona dimostra di non essere al corrente dei fatti e, considerato il suo ruolo, questo mi stupisce molto. Il bravissimo dg Martino, evidentemente, non gli ha comunicato che i calciatori che chiedevo di confermare non erano affatto 3 bensì 10 e che degli altri 10 si era pensato di fare a meno in alcuni casi per motivi tecnici, in altri per via dei contratti troppo onerosi, in altri ancora perché si trattava di giovani da far maturare altrove. Ma tutti quelli che sarebbero rimasti sarebbero stati da me allenati e curati al pari di tutti gli altri. E non ho mai pensato di “buttare al gabinetto nessuno” - ha dichiarato in una nota in serata l’allenatore capitolino - Le parole del presidente dimostrano che avevo ragione ad affermare che non vi erano le condizioni ideali per proseguire nel rapporto. Ringrazio, comunque, tutti i tifosi della Reggina per l’affetto e la vicinanza che mi hanno dimostrato fin dal mio arrivo a Reggio Calabria ed auguro, ad ognuno di loro, di festeggiare tutti i successi e i risultati sportivi che meritano. Ma non tollererò altre menzogne». La Reggina ha sotto contratto Alfredo Aglietti, una soluzione all’insegna della continuità e dell’equilibrio di bilancio. Sperando che questa volta funzioni. Ma sono valutabili anche le candidature di Luca D'Angelo, protagonista di un grande campionato con il Pisa arrivando a sfiorare la Serie A persa nella finale con il Monza ai supplementari, e Serse Cosmi. Un emergente e un collaudato. Ma attenti alle sorprese!


© RIPRODUZIONE RISERVATA