Roma City FC: Mister Doino vince così

Rinasce alle porte di Roma il complesso sportivo di Riano. Domenica scorsa l'inaugurazione dello stadio, solo l'inizio di un progetto più ambizioso. Il presidente italoamericano: «Premiati mesi di duro lavoro. Ma giocare sul nostro campo è stata un'emozione unica»
Roma City FC: Mister Doino vince così© BARTOLETTI
di Tullio Calzone
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ROMA - Il futuro è già qui e comincia a prendere lentamente forma. Ma poggerà su basi solidissime per alimentare un progetto sportivo ambizioso e destinato a durare a lungo nel tempo. Un pezzo alla volta, come un complicato e coloratissimo puzzle autunnale, il Riano Athletic Center sta rinascendo alle porte di Roma con l’obiettivo di diventare tante cose insieme, gradualmente però. Intanto, il Roma City ha smesso di peregrinare ed ha un tetto tutto suo, la prima indispensabile componente di una casa che, una volta completata, diventerà un albergo a cinque stelle, un luogo esclusivo dove fare calcio e magari allevare nuovi talenti non solo per la società capitolina che ha rilevato il titolo sportivo del Fiuggi calcio per partecipare al campionato di Serie D.

OBIETTIVO FUTURO. Nelle intenzioni del presidente Tonino Doino è solo il passo iniziale, ma tutto si baserà su infrastrutture d’avanguardia degne di un club professionistico e che non è frequente trovare in giro per l’Italia. «Intanto abbiamo debuttato in casa ed è stato davvero emozionante, al di là del risultato che purtroppo ancora una volta non ci ha premiati (sconfitta di misura contro gli agguerritissimi marchigiani del Montegiorgio, ndr). Ma anche il campo - confida patron Doino - ci darà le soddisfazioni che sapremo meritarci. Ne sono convinto. Per il momento la gioia  è grande, non era scontato riqualificare questo luogo che mi sta prendendo il cuore per la bellezza e il contesto in cui è incastonato, in una posizione strategica che sarà un valore aggiunto quando avremo ultimato il nostro progetto», spiega il ristoratore di Miami partito dalla periferia di Roma quarant’anni fa e divenuto un imprenditore di successo anche nel campo immobiliare. I suoi locali in Florida sono frequentati dalle élite non solo americane: nel suo primo locale, Sport Cafè, trent’anni fa, era un cliente fisso Gianni Versace. Ma lui ha conservato l’umiltà e l’umanità della sua famiglia italiana, di cui resta orgogliosissimo. Dagli indimenticabili genitori lucani che si porta nel cuore anche ora che non ci sono più, mamma Rosinella (è anche il nome di uno dei suoi più famosi ristoranti) e papà Antonio Vito, sino ai fratelli Rocco (vice presidente del City), Paolo (responsabile scouting) e Luciano. E all’insostituibile sorella Rosanna, una assistente speciale del vulcanico patron sempre impaziente di creare qualcosa che funzioni e l’unica che ne riesca a reggere il ritmo. «Guardi che qui non c’era nulla solo pochi mesi fa - racconta Mister Tonino - abbiamo dovuto lavorare sodo per cancellare i segni dell’abbandono. Ma abbiamo riqualificato tutto. Anche se molti sedicenti costruttori non hanno tenuto fede ai tempi e alle scadenze concordate nei contratti. Persone poco professionali di cui abbiamo già fatto a meno. E non ci hanno impedito di andare avanti. Anzi, colgo l’occasione per ringraziare le tante maestranze e tutti i miei collaboratori che con generosità e professionalità ci hanno consentito di riattivare questa struttura», sottolinea Tonino.

IL LUOGO DEL CUORE. Adagiato sul Tevere e costeggiato dall’Autostrada del Sole tra la Flaminia e la Tiberina, l’avveniristico centro sportivo sta riprendendo vita sorprendentemente. Quaranta ettari di sentieri sterrati con boschi con arbusti secolari, ospiteranno 8 campi di calcio, due sono già utilizzabili, rigorosamente in erbetta vera, neanche in A se ne vedono di così curati. E poi palestra con macchinari di ultima generazione, una piscina olimpionica e un’altra per la riabilitazione e la riattletizzazione degli infortunati affidata a un professionista di altra categoria come il professor Claudio Bordon già preparatore atletico, tra le altre società, di Parma, Palermo, Udinese e Inter. Due campi da tennis coperti saranno trasformati e destinati ad altro utilizzo. Già attiva, invece, la foresteria che ospita la rosa del Roma City. «E’ davvero incredibile il lavoro che è stato fatto in così poco tempo - racconta Peter Saliamonas, il direttore generale del club e manager di fiducia di Doino anche nelle altre attività imprenditoriali, tornato da States con il figlio Nicolas per l’inaugurazione dello stadio - Quando sono venuto l’altra volta erano solo erbacce e i 15 anni di abbandono si vedevano tutti. Tonino è riuscito a cancellarli facendo rivivere un centro sportivo eccellente». Insomma, ogni cosa al suo posto, organizzato con il metodo Doino: mai nulla lasciato al caso. «Nel tempo il centro sarà l’orgoglio di questo territorio, non solo il nostro. Una Capitale come Roma ha necessità di strutture simili. La nostra non sarebbe stata realizzabile senza l’appoggio totale dell’Amministrazione del Comune di Riano. Aver avuto l’onore di ospitare in tribuna per l’inaugurazione del nostro stadio il sindaco di Riano Luca Abbruzzetti con la sua famiglia è stato molto bello. Ma io voglio ringraziare tutta l’Amministrazione e l’Assessore allo Sport Marcello Bocci oltre ai tecnici del Comune che non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno. La prima gara in casa l’abbiamo condivisa con i cittadini di Riano e del comprensorio per quanto è stato possibile avendo il momento un’agibilità limitata. E’ stata davvero una bella festa di sport. Mi dispiace soltanto per il risultato, ma non me ne faccio un cruccio. Resto molto ottimista, sono convinto che riusciremo a migliorare. I nostri sforzi - auspica il presidente capitolino - verranno col tempo premiati. L’attuale situazione di classifica non ci impedirà di alimentare i nostri obiettivi che si baseranno sui risultati. Non solo su quelli sportivi, come è ovvio immaginare, ma anche su quelli».

STRUTTURE E SCOUTING. In realtà, se entro l’inizio della primavera l’intero impianto verrà ultimato, anche la squadra verrà rinforzata prima con elementi di categoria. Il tecnico Francesco Statuto guida una delle compagini più giovani del Girone F. «Non bisogna dare giudizi definitivi, questo gruppo pochi mesi fa non esisteva - sottolinea il presidente -. Sappiamo che bisognerà arricchire l’organico, senza snaturarci. Noi vogliamo puntare su giovani di qualità e non entrare in meccanismi inutilmente dispendiosi. In primavera confidiamo di aver completato il Riano Athletic Center che inaugureremo con un evento a scopo benefico, perché il calcio nella nostra visione non può essere solo business e affari. Crediamo, invece, debba offrire un’opportunità ai talenti che abbiamo intenzione di trovare con il nostro scouting anche all’estero. Ci sono tanti giovani americani, ma anche argentini e sudamericani di origini italiane a cui guardiamo con interesse. Magari in collaborazione con altre società del territorio, fuori dalla competizione della classifica e potenziali alleate se vorranno», spiega l’ex ragazzo di Borgata Fogaccia tornato nella sua Roma lasciata 40 anni fa in cerca di fortuna per il mondo, ma mai abbandonata con il cuore. E ora che ha trovato anche qui il luogo giusto dove mettere la testa, ha iniziato a soddisfare la sua passione per il calcio. Con ottimismo, concretezza e sostenibilità. È il metodo Doino. Lui sa vincere solo così!


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