Il ricordo degli amici di Mihajlovic: “Per sempre uno di noi”

La promessa di Conceiçao: «Veglieremo sulla tua famiglia». Couto e Fiore: «Ti saremo sempre grati» Eriksson: «Quel sinistro d’oro». Lotito: «Esemplare». Cragnotti: «Miha è stato decisivo per i trionfi della mia Lazio»
Il ricordo degli amici di Mihajlovic: “Per sempre uno di noi”© ANSA
Daniele Rindone
5 min

ROMA - Si sentono solo silenzi che non riescono a parlarsi davanti alla clinica Paideia, sotto la camera 326 che custodisce le spoglie di Sinisa, l’ultimo leone. Roberto Mancini è accanto a lui da ore, fermo in un’immagine d’infinito. Gli altri vecchi amici di sempre ci sono senza esserci. Parlano i ricordi, echi di parole arrivano da tutta Europa mentre la pioggia a singhiozzo viene giù da un cielo confuso. Alessandro Nesta chiama Sinisa “mister”, erano una coppia di amici e di centrali inimitabili: «Sei stato un guerriero. Un esempio per tutti noi e soprattutto per me». Dal Portogallo chiamano per conto di Couto e Conceiçao, chiedono informazioni su quando ci saranno i funerali: «Fernando e Sergio sono pronti a partire». Couto dice solo «grazie di tutto amico mio». Conceiçao, su Instagram, posta uno scatto con Sinisa, hanno le maglie della Lazio: «I veri trofei che conservo sono momenti come quelli che abbiamo vissuto insieme. Hai una famiglia in Portogallo che veglia sulla tua». Frammenti di vita arrivano addosso a tutti gli ex compagni di Sinisa. Anche Stefano Fiore ringrazia: «Sei sempre stato un esempio da seguire». 

Lo scudetto

Sven Goran Eriksson ha la voce rotta, chiese Mihajlovic a Cragnotti per vincere lo scudetto e scudetto fu nel 2000 anche grazie alle sue “bombe”: «Per me era molto più di un giocatore. E’ stato importantissimo per quei successi. Le punizioni, i rigori. Uno spirito enorme. E’ stato uno dei migliori al mondo, il suo sinistro era d’oro». Negli effetti ed affetti speciali della Lazio di Sinisa vivono ancora oggi i laziali. Sergio Cragnotti era il presidente di quei miti: «Sinisa ha dato un grande contributo ai trionfi della Lazio trascinando tutti con coraggio». A Cragnotti si è unito Claudio Lotito, il presidente della Lazio: «Di questo combattente dal grande cuore resterà una traccia indelebile nella storia della Lazio. Lo ricorderemo come merita, con l’abbraccio infinito della sua squadra e della sua gente». Il diesse Tare su Instagram: «Riposa in pace. Grande persona e grande campione». Tutta la Lazio è in lutto. Maurizio Sarri, appena terminata l’amichevole contro l’Hatayspor, ha rivolto un pensiero a Sinisa: «Ho i miei ricordi e vorrei mantenerli vivi. Un uomo di questo spessore ne lascia a tutti». Alessio Romagnoli è stato lanciato da Sinisa, piange: «Mi ha voluto alla Sampdoria e al Milan. Era una delle poche persone vere che ho conosciuto in questo mondo». Ciro Immobile ha vissuto la sofferenza degli ultimi giorni: «Umanamente è stata una delle persone con cui mi sono trovato di più a parlare. Ci incontravamo nella clinica dove andavo a fare terapie. L’avevo visto sofferente, mi faceva male al cuore». La Lazio, il Bologna. Riccardo Orsolini ha aperto il suo cuore: «Mi hai cresciuto sia come uomo che come calciatore, te ne sarò per sempre grato». Joey Saputo, presidente del Bologna, l’aveva esonerato a settembre, oggi lo piange: «Perdiamo un uomo straordinario, sapeva alternare i suoi celeberrimi atteggiamenti burberi ad una dolcezza fuori dal comune». Il cordoglio di Gabriella Bascelli, presidente della Fondazione S.S. Lazio 1900: «Immenso dolore». 

Gli altri omaggi

Comunicati e messaggi s’alternano alle presenze in Paideia. Arriva Massimo Ferrero, ex presidente di Sinisa alla Samp: «Un super uomo. Cosa posso dirvi? Che non meritava l’esonero a Bologna? Non lo meritava». E scappa via in lacrime. S’intravede Vincenzo Cantatore, ex pugile, ex collaboratore di Sinisa a Bologna. Nella stanza al terzo piano c’è Maurizio Manzini, storico team manager della Lazio, ambasciatore della storia: «La sua grandezza, i consigli che sapeva dare». Il cordoglio di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli: «Se ne va troppo presto un grande uomo. Un allenatore che in passato avevo pensato di portare a Napoli...». Fabio Capello e i derby più accesi: «Non si piegava, voleva rispetto e dava rispetto». La dedica di Gianni Morandi: «Passare tanti momenti insieme è stato un grande regalo». «Ciao Sinisa», il saluto di Vasco Rossi. Oggi siamo più soli, Vasco. 


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