In 5 mila al Granillo per la B: l'emozione di Inzaghi

Manifestazione dei tifosi ieri sera per difendere la categoria dopo le bocciature di Coni e Tar del Lazio. Ora al Consiglio di Stato serve un miracolo per non dover ricominciare dalla B. La carica di SuperPippo che ha festeggiato il suo 50º compleanno tra i sostenitori amaranto: «Un dovere essere qui. Non lascio le cose a metà. Ho tanta tristezza dentro di me, ma abbiamo vissuto un'avventura unica». Cori dei tifosi contro Saladini, Cardona e Figc
In 5 mila al Granillo per la B: l'emozione di Inzaghi
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REGGIO CALABRIA (d.g.) - Quasi 5000 tifosi allo stadio "O.Granillo" per la manifestazione organizzata dagli ultras per difendere i colori amaranto e la storia della Reggina e, soprattutto, la Serie B. Un'emozione immensa, l'aria di tristezza e la preoccupazione erano palpabili tra gli spalti per una situazione assurda che ha visto la squadra trascinata per inadempienze societarie in una situazione che rischia, se anche il Consiglio di Stato darà esito negativo (29 agosto), di farla ripartire dalla serie D e abbandonare il professionismo. La Curva Sud gremita ha intonato numerosi cori e esposto striscioni contro Felice Saladini e Marcello Cardona, ma anche contro Gravina e la FIGC. Tra i presenti, anche il tecnico Pippo Inzaghi che proprio ieri ha compiuto 50 anni: «Sono qui per ringraziarvi - le parole del tecnico amaranto - è stata una stagione bellissima e abbiamo raggiunto traguardi importanti. Avrei voluto festeggiare in un altro modo. Dentro di me c’è tanta tristezza. Avevo sposato con entusiasmo questo progetto, ho conosciuto un territorio e tanta gente straordinari. La Reggina tornerà a splendere - ha concluso Inzaghi - prometto che tornerò perchè io non lascio le cose a metà». Insieme al tecnico anche il ds Massimo Taibi, ex portiere amaranto e legato indissolubilmente alla Reggina: «Questa gente merita la serie B  e noi dobbiamo crederci. Rimaniamo uniti fino al 29 agosto e poi vediamo che succede». Dopo l'atto di messa in mora da parte dei calciatori amaranto per il mancato pagamento degli ultimi stipendi, nel pomeriggio di ieri gli stessi hanno diffuso una letteratura in cui rivolgendosi ai tifosi hanno spiegato le motivazioni dietro la loro decisione. I giocatori, infatti, hanno ritenuto di dover parlare solo ai tifosi per mettere in evidenza il completo abbandono da parte della proprietà e il dispiacere grande per l'esclusione Reggina dopo aver conquistato sul campo i play off. Per tutti, ha parlato allo stadio il capitano Loiacono: «Non immaginavamo una giornata del genere - ha detto il difensore - i tifosi hanno sempre dimostrato grande affetto. Reggio è una città che vive di calcio. Ringrazio tutti i dipendenti del Sant'Agata, i tifosi e la città Finché c'è il minimo di speranza ci crediamo». Diversi i rappresentanti istituzionali che hanno voluto ribadire la loro vicinanza, dal sindaco f.f. Paolo Brunetti, alla senatrice Tilde Minasi, al sindaco f.f della Città Metropolitana Carmelo Versace: «Volevamo essere presenti, metterci la faccia. Arriverà il momento in cui ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità. Bisogna farci sentire a Roma. Speriamo nel Consiglio di Stato, se così non dovesse essere punteremo sulla sana imprenditoria reggina». Sull'assenza di Saladini e Cardona, Versace ha aggiunto: «Dovranno darne conto».


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