Zaniolo e Tonali, la Procura sequestra i tablet e i telefoni

Gli agenti della Digos di Firenze e la Squadra Mobile di Torino, inviata dalla polizia giudiziaria, hanno requisito alcuni effetti personali dei giocatori
Fabrizio Patania
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INVIATO A FIRENZE - Tonali e Zaniolo sono entrati nel fascicolo già aperto dal pubblico ministero Manuela Pedrotta della Procura di Torino, che indaga sul caso dello juventino Fagioli. Gli agenti della Digos di Firenze e la Squadra Mobile di Torino, inviata dalla polizia giudiziaria, sono entrati a Coverciano poco dopo le 17.30 e hanno atteso che si concludesse l’allenamento per parlare con i due giocatori, usciti dallo spogliatoio alle 18, accompagnati dal capodelegazione Buffon e da Vladovich, dirigente del Club Italia.

Tonali e Zaniolo, la Procura sequestra tablet e cellulari

La notifica di un atto d’indagine, dal punto di vista giuridico, può significare un avviso di garanzia a carico dei due giocatori, come viene dato per scontato dalle cronache giudiziarie: gli agenti hanno sequestrato telefoni e tablet di Zaniolo e Tonali, succede agli indagati. Una notifica si usa anche nel caso di convocazione presso gli uffici giudiziari per sommarie informazioni, peraltro avviate ieri dagli stessi inviati della Procura di Torino: si può raccogliere una testimonianza, anche se i due giocatori non erano assistiti da alcun avvocato dopo l’allenamento. Il vero e proprio interrogatorio, alla presenza dei legali si consumerà presto in Procura. Si parla di scommesse illecite e di ludopatia, come nel caso di Fagioli, autodenunciatosi alla Federcalcio. L’ordinamento di via Allegri vieta ai giocatori (e ai tesserati) di scommettere sul calcio. Si rischiano squalifiche di almeno tre anni.

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