I segnali di pace si susseguono. Prima l'apertura di Totti a Spalletti nell'intervista rilasciata a Veltroni per il Corriere della Sera: "Se incontrassi Luciano lo saluterei con affetto, mi farebbe piacere. Credo che fra noi ci sia un profondo legame. Anche perché ciò che abbiamo passato insieme, quando arrivò da Udine, è per me, nella mia vita, qualcosa di irripetibile. Sia in campo sia nel quotidiano. Io uscivo una o due volte a settimana con lui a cena. Luciano era una persona piacevole, divertente, sincera. Nella fase finale, il nostro rapporto è stato condizionato dall'esterno, specie dai dirigenti o consulenti della società e non ci siamo più capiti. Anch'io ho fatto degli errori, ci mancherebbe. Credo che tutti e due, se tornassimo indietro, non entreremmo più in conflitto".
Poi la replica del ct: " Sicuramente c'è stato un periodo in cui non sono stato capace di fargli capire che io non ho mai smesso di abbracciarlo, che l'avrei sempre voluto con me". Ieri, nel giorno del diciottesimo compleanno di Christian, il primogenito del fuoriclasse, galeotti Fiorello e il suo "VIvaRai2", la telefonata della riconciliazione. Totti: "Come stai, mister?". Spalletti: "Meglio, ora che ti sento. Mi fa molto piacere sentirti e mi farebbe ancora più piacere incontrarti". Totti: "La Nazionale giocherà a Roma, penso ci sarà l'occasione per un incontro, sicuramente non davanti alle telecamere". Spalletti: "Sarebbe bello incontrarci al Bambin Gesù. Preferirei donare un momento così a tanti bambini che conosciamo e con i quali abbiamo condiviso le emozioni della Roma". Totti: "Ok, ci vediamo al Bambin Gesù".
Gabriele Gravina ha certamente buoni motivi per essere soddisfatto. Stamane, sul Corriere dello Sport, Chiara Zucchelli ha rivelato: "C'è la regia del presidente dietro questa idea ed è una scelta intelligente: Totti è un campione del mondo e un brand assoluto del calcio mondiale. che chiave azzurra presente e futura, livello azzurro le due figure non possano essere in contrapposizione". Non solo: gli Europei del 2032 saranno organizzati in Italia e in Turchia e Totti a Istanbul è una celebrità, ma ha anche interessi commerciali. Spalletti, dal canto suo,è l'allenatore che ha portato a Napoli uno storico scudetto e ora è il ct di una Nazionale che non vede l'ora di rilanciarsi: è logico che, in chiave azzurra, le due figure non possano essere in contrapposizione". Giusto così.