"Operazione Bentegodi": Verona al lavoro per uno stadio più sicuro

La questura ha diffuso i primi dati di un'attività certosina svolta: 204 le sanzioni per violazione del Regolamento d’uso dell’impianto, 119 i destinatari di sanzioni per assunzione di droga; 75 a cui è stato rivolto il “mancato gradimento” da parte del club. Ma anche tante iniziative sociali portate allo stadio dalle scuole lavorando insieme al Sindaco e all'Hellas. Il questore Massucci: «No all'appropriazione illegale delle curve, ma ultrà non è sinonimo di illegalità. Serve più sensibilizzazione»
"Operazione Bentegodi": Verona al lavoro per uno stadio più sicuro© LaPresse
4 min

I fatti che hanno visto di nuovo lo stadio Bentegodi protagonista in negativo di episodi di violenza hanno indotto la Questura di Verona ad adottare strategie di assoluto rigore nei confronti di tifosi che si rendano responsabili di episodi di violenza o, comunque, di illegalità anche amministrativa. I cinquantaquattro provvedimenti adottati nei giorni scorsi dal Questore sono conseguenza dei comportamenti di tifosi veronesi e partenopei prima, durante e dopo l’incontro Hellas Verona-Napoli disputatosi lo scorso 21 ottobre: tra i coinvolti anche 4 tifosi della ex Jugoslavia. A gravare ulteriormente su alcuni dei tifosi napoletani colpiti da Daspo, alla luce del loro profilo criminale, il Questore ha emesso, ancora, dieci fogli di via obbligatori con i quali sarà loro interdetto di fare ritorno nel Comune di Verona.
Chiusa questa prima tornata di provvedimenti, sono ora in valutazione le posizioni di oltre cinquanta tifosi per ulteriori episodi di violenza o illegalità registrati sia al termine della stessa partita, sia in occasione dell’incontro di calcio Hellas Verona-Monza per comportamenti agiti all’interno, nei pressi o in ragione dello stadio.
Al centro di questa strategia c’è l’obiettivo ben preciso, voluto dal Questore, di mettere in primo piano lo stadio nella consapevolezza dell’ineguagliabile valore sociale che lo stadio ha, soprattutto nella sua capacità di influenzare il comportamento dei giovani. «Il contesto all’interno del Bentegodi che richiede un lavoro di sistema che chiama in causa società sportiva, Comune, Istituzioni dello Stato e soprattutto i tifosi» si legge nella nota della Questura. «Il rischio di curve protese all’appropriazione del territorio ed alla esclusione del controllo dello Stato è sempre alto - ha sostenuto il Questore Massucci, un’autorità in ambito di violenza negli stadi e ordine pubblico con il suo passato nell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive e il ruolo di responsabile della sicurezza della Nazionale italiana di calcio ricoperto in passato - Ma ultrà non è sinonimo di illegalità ed è necessario stimolare la sensibilità dei club nel lavoro con i tifosi anche rispettando spazi di colore e passione».
A seguito di un incontro tenutosi in Lungadige Galtarossa tra questore, sindaco, presidente e dg dell’Hellas Verona, era stato messo in campo un gruppo di lavoro con l’obiettivo condiviso di contemperare spazio alla legalità e al dialogo con i tifosi.
Sono stati portati avanti progetti con i giovani e le scuole, a riprova che c’è l’intenzione di ragazze e ragazzi ad aderire a percorsi costruttivi: parliamo di “L’unico che può usare le mani è il portiere” e “Con la gentilezza nel cuore non esiste colore”, gli slogan con cui sono stati occupato gli spalti del Bentegodi in occasione degli incontri Hellas-Atalanta e della stessa Hellas Napoli.
Tirando le fila di questi primi mesi di “Operazione Bentegodi” sono 204 le sanzioni per violazione del Regolamento d’uso dell’impianto per un totale di 34 mila euro; 119 i destinatari di sanzioni per assunzione di droga; 75 i destinatari del “mancato gradimento” da parte della Società Hellas Verona; cinque i Daspo e altrettanti i Dapes (il divieto di accesso esteso ancheai pubblici esercizi) ai locali nelle immediate vicinanze dello stadio. «La linea comune - chiude la nota della questura scaligera - è tesa a costruire una realtà positiva, che veda nella tifoseria una propria funzione sociale ispirata al calore e alla passione sportiva».


© RIPRODUZIONE RISERVATA