Gudmundsson domina la classifica
Opta conferma le sensazioni dei nostalgici: dieci anni fa, dopo 19 partite di campionato, le reti da fuori erano 90. Poi sono scese, progressivamente, fino ai 58 gol di questa stagione. Anzi, 56 a voler essere precisi, perché la statistica non fa distinzione di maglia e include pure i due goffi autogol di Gatti e Soulé... entrambi da fuori area. Siamo al minimo storico. Le 20 squadre di Serie A hanno esultato 475 volte al giro di boa e solo nel 12% dei casi la conclusione che ha portato al gol è stata scoccata oltre il confine dell’area di rigore. Rigirando il dato, significa che quasi 9 gol su 10 arrivano a ridosso del portiere. Una possibile spiegazione risiede probabilmente nel “giochismo” che oggi va per la maggiore. Le squadre tentano la via del possesso e il tiro dal limite diventa l’estrema ratio quando proprio non ci sono più soluzioni alternative. Le difese, poi, mediamente tengono un baricentro molto più alto rispetto a dieci anni fa: e quando il centrocampo lavora bene, il filtro è doppio e diventa complicato persino provarci da lontano. E i portieri? Decisamente più bravi di un tempo. Lo ha ammesso anche Buffon, oggi capo delegazione della Nazionale: «Bisognerebbe allargare le porte, le misure risalgono al 1875 e oggi i portieri sono alti due metri» la sua proposta/provocazione. Infine, va considerata la dimensione del coraggio abbinata alla qualità: in Serie A abbiamo calciatori abbastanza spavaldi da provarci, rischiando magari di beccarsi valanghe di fischi se il pallone poi finisce in curva? C’è chi sostiene che con il passare degli anni siano diminuiti gli specialisti (Baggio, Pirlo, Del Piero, Totti, Ibrahimovic, Marchisio, Pjanic per citare alcuni nomi), e lo dimostra il fatto che in cima alla classifica dei marcatori spicca l’islandese del Genoa, Gudmundsson (3 gol), l’ultimo arrivato in termini di talenti cristallini nel parco giochi della Serie A. E gli altri? In graduatoria lo seguono Colpani (Monza), gli interisti Lautaro e Dimarco, Candreva della Salernitana, l’altro genoano Malinovskyi e poi Berardi del Sassuolo e Oudin del Lecce, tutti a quota due reti nel girone d’andata.
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