L’Arabia Infelix di Mancini, quando i dollari non fanno una Nazionale

La bruciante eliminazione dalla Coppa d’Asia ha messo sulla graticola l’ex ct azzurro. In quattro mesi ha fatto i salti mortali per costruire una Nazionale competitiva, ma la Saudi League imbottita di stranieri l’ha penalizzato
L’Arabia Infelix di Mancini, quando i dollari non fanno una Nazionale© Getty Images
Xavier Jacobelli
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Il 27 agosto scorso, quando assunse ufficialmente la guida della Nazionale Saudita, Roberto Mancini dichiarò: ‘Ho fatto la storia in Europa, è tempo di farla anche in Arabia’. Malauguratamente, le cose non sono andate come l’ex ct azzurro auspicava. La bruciante eliminazione dalla Coppa d’Asia per mano della Corea del Sud e l’anticipato rientro dell’allenatore negli spogliatoi, prima del rigore fatale hanno mandato su tutte le furie i tifosi dei Green Falcons. A cominciare dal presidente della Federcalcio di Riyad al quale, evidentemente, non è bastata la giustificazione addotta da Mancini (‘Pensavo che la partita fosse finita’). Parole come benzina sul fuoco. ‘Questo atteggiamento è inaccettabile - ha tuonato Yasser Al-Misehal, dall’alto dei circa 27 milioni di euro netti all’anno garantiti all’italiano sino al 2027 - Ora discuteremo con il ct perché ci dia una spiegazione, poi valuteremo l’azione più appropriata’.

Il futuro e i problemi di Mancini

Addirittura, in queste ore a Riyad c’è chi dice che l’incarico stesso di Mancini sia a repentaglio. All’uomo che ha riportato in Italia il titolo europeo inseguito per 53 anni, i sauditi avevano chiesto di raggiungere due obiettivi: la Coppa d’Asia e la qualificazione ai Mondiali 2026. Il primo è stato fallito, il secondo si annuncia una scalata di ottavo grado. La verità è che il deludente livello tecnico della Saudi League, imbottita di costosissimi stranieri, non aiuta di certo Mancini. Da otto nel 2023, i giocatori non sauditi per squadra salgono a dieci nel 2024: vale a dire che l’ex ct dell’Italia, già costretto a selezionare azzurri nella Serie A con una percentuale media di stranieri del 65 per cento, in Arabia avrà una possibilità di scelta indigena ulteriormente ridotta. E, fra l’altro, i rigori mica li tira lui.


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