Lippi e il Mondiale del 2006: "Ho sempre creduto alla vittoria"

L'ex ct azzurro: "Zidane il più forte tecnicamente. La Cina? Ci andai solo per soldi"
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"Vinco io? Non sempre, ma abbastanza. Ho avuto la fortuna di avere giocatori bravi, senza i quali non si vince. Poi sono stato abbastanza bravo anche io a far entrare in testa a questi giocatori che avevamo le possibilità. Prima di ogni manifestazione dicevo sempre ai miei 'adesso andiamo e vinciamo', perché i giocatori devono pensare alla vittoria e non alla partecipazione, per quanto questa sia buona. Ho sempre cercato di trasmettere l'idea di vincere ". Marcello Lippi presenta a Che Tempo che fa il docufilm "Adesso vinco io", che ripercorre la sua storia da tecnico.

Lippi, Zidane e la vittoria del Mondiale

L'ex ct azzurro parla di Zidane: "Dal punto di vista tecnico era il più bravo, un grandissimo calciatore. Era tecnicamente eccezionale, ha fatto parte di quella Juventus che ha vinto tutto quello che abbiamo detto prima. Un ragazzo straordinario e un grandissimo calciatore". Sulla vittoria ai Mondiali del 2006 in Germania. "Ho sempre creduto nella vittoria, e ho sempre cercato di trasmettere ai miei giocatori questa mentalità - le parole di Lippi -: andare a partecipare a una manifestazione per vincere. Eravamo convinti di poter vincere questa Coppa. Io ero convintissimo e ho cercato di convincerli tutti e ci sono riuscito. Dico sempre che ho avuto due cose straordinarie nella mia vita: la mia famiglia e la Coppa del Mondo vinta in Germania. La scelta di inserire quattro attaccanti contro la Germania? In quel momento la squadra era forte e in forma, avevamo una difesa in cui non passava neanche una nocciolina. Allora ho rischiato e ho messo quattro attaccanti… e vediamo chi la vince".

Lippi e la Cina: "Ci andai per soldi"

Chiusura dedicata alla sua esperienza in Cina: "Ci sono andato perché dal punto di vista economico era un'offerta eccezionale - ammette -. Sono andato a prendere questi soldi. Se pensavo di vincere? Il Guangzhou era una delle migliori squadre cinesi e abbiamo vinto tre scudetti e la Champions asiatica. Ma, onestamente, ci sono andato per l'offerta economica che era, come ho detto, eccezionale". Poi, nel 2019, c'è stato anche l'incontro al Quirinale, quando il Leader cinese Xi Jinping era in visita ufficiale e chiese e ottenne la presenza anche di Lippi. "Mi salutò chiedendomi quando sarei tornato ad allenare la loro nazionale - racconta l'ex ct - e io gli diedi una pacca su una spalla. Se ho imparato il cinese quando ero lì? Qualche parola sì, poi ho dimenticato tutto. Imparare il cinese è impossibile".


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