Abodi in visita al Roma City: «Il futuro è già qui»

Mattinata con il Ministro per lo sport all'Athletic Center di Riano nell'impianto polifunzionale rinato dopo molti anni di abbandono grazie agli investimenti della famiglia Doino. «Un esempio di riqualificazione impiantistica. Competenza, passione e visione: il nostro Paese ha bisogno di imprenditori così»
Abodi in visita al Roma City: «Il futuro è già qui»© BARTOLETTI
di Tullio Calzone
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ROMA - Il futuro del calcio italiano è già qui. Esattamente a Riano, alle porte di Roma, dove è “ri-sorto” uno dei complessi sportivi più belli d’Italia: il Riano Athletic Center. Una quarantina di ettari adagiati sul Tevere, tra la Tiberina e l’Autostrada del sole immersi nella macchia mediterranea tra arbusti d’alto fusto di nuovo rigogliosi in tutta la loro secolare bellezza, curati come in un giardino delle meraviglie dalla passione di imprenditori tornati dagli Stati Uniti perché innamorati della loro Italia. Dove solo pochi mesi fa imperversavano sterpaglie ed erbacce, in un contesto di totale abbandono, gli investimenti della famiglia Doino hanno fatto rivivere una struttura senza eguali non solo nella Capitale.

L’APPLAUSO DI ABODI. Un esempio di riqualificazione urbana con destinazione sportiva curata dall’architetto Giovanni Ricciotti di quelle che piacciono tantissimo al Ministro per lo sport e per i giovani Andrea Abodi che ieri mattina, dando prova orgogliosamente anche delle sue doti balistiche («Voglio tornare per una partita vera, promesso»), è stato ospite per un paio d’ore del Roma City FC applaudendo all’operazione di rilancio dell’impianto polifunzionale di Riano. Qui gioca il club capitolino (per ora prima squadra e Juniores) ma il centro è destinato ad accogliere nel tempo tutte le formazioni del settore giovanile della società, femminile compresa, e ad arricchirsi di altre discipline sportive. Già funzionanti, intanto, una piscina olimpionica, campi da tennis in terra battuta (presto ne sorgerà uno anche in erba), mentre a regime saranno 8 i campi di calcio regolamentari, uno solo dei quali in sintetico, perché alla proprietà italo-americana piacciono le cose “autentiche”. Siamo praticamente ai dettagli per l’apertura di una palestra di oltre mille metri quadrati con percorso benessere e di una foresteria capace di ospitare circa 160 atleti. Insomma, tutto quanto di meglio ha immaginato sin dai tempi della presidenza della Serie B il manager capitolino, ministro nel primo Governo Meloni, che tra le tante innovazioni promosse nel suo settennato in Lega, istituì anche la piattaforma “B Futura” mettendo assieme eccellenze del nostro Paese come Finmeccanica, Ance, Anci, Istituto per il Credito Sportivo e Unioncamere. L’intento era quello di sviluppare un modello infrastrutturale che avesse l’obiettivo di rispondere al problema dell’ammodernamento degli stadi italiani. Ne venne fuori un prototipo modulare di impianto moderno, cablato e ipertecnologico, che venne promosso ovunque in Italia e all’estero anche in Russia. Ecco, quello che il ministro Abodi ha immaginato e alimentato caparbiamente nel tempo anche da presidente di CSI e ora da Ministro per lo sport, grazie a Tonino Doino, a Riano, è una straordinaria realtà da emulare e promuovere.

BILANCIO MORALE.
«Questo investimento ha un valore morale enorme prima ancora che finanziario - rimarca Abodi accolto dall’intera squadra col tecnico Agenore Maurizi e dal dg Marco Di Saverio -. I fratelli Doino hanno dimostrato di avere una visione che nasce evidentemente dalla loro esperienza di vita, un’esperienza fantastica. La capacità di vedere cose straordinarie dove c’era abbandono è una base che porterà frutti certamente anche a livello sportivo con i risultati che il Roma City meriterà. Sono convinto che sarà un progetto che avrà un grande futuro. In Italia abbiamo tante strutture abbandonate che vanno recuperate allo sport e alla socialità. Con competenza, perseveranza e passione si riescono a centrare grandi obiettivi e questa esperienza ne è la prova». Insomma l’Athletic Center è un esempio da emulare e da portare a sistema per far crescere il nostro straordinario Paese. «Servono un patto con il privato e regole affinché queste esperienze possano diventare uno stimolo per tutto il movimento. Mi spiegava il presidente Doino che negli Stati Uniti è molto più facile intraprendere. Da noi diventa un calvario. E non è questione di norme che in Italia abbiamo. Ma è la certezza dell’iter amministrativo con gli enti pubblici a fare la differenza», ha spiegato Abodi prima di posare tra i calciatori e i dirigenti per una foto ricordo.

«GRAZIE, RIANO». «La velocità con la quale abbiamo potuto realizzare i lavori in questo centro sportivo è stata possibile anche grazie alla totale collaborazione che abbiamo ricevuto dal Comune di Riano - ha sottolineato il patron Tonino Doino, arrivato alla vigilia di Pasqua da Miami dove ha le sue primarie attività di imprenditore nel campo immobiliare e della ristorazione da oltre 40 anni -. È doveroso ringraziare il sindaco Luca Abbruzzetti e l’assessore Marcello Bocci che ci hanno fatto l’onore di accogliere il ministro anche in questa circostanza. La collaborazione col territorio è una mission precisa del Roma City che vuole rappresentare un’opportunità per tutti. Ecco perché la presenza del ministro Abodi qui ci riempie d’orgoglio e ci sprona a fare sempre meglio e sempre di più».


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