
Un anno fa di fronte a una dolorosa retrocessione, la prima cosa che organizzò fu una festa con la quale ringraziò la squadra di Francesco Statuto, suo vecchio amico e suo primo allenatore da presidente di una società di calcio. Un gesto che fece rumore tra gli stessi dirigenti del Roma City e lasciò di stucco più di un atleta di un gruppo incapace di battere in casa il Notaresco di Alessandro Bruno vittorioso 2-3 e salvo. «Impareremo da questa sconfitta e costruiremo il nostro progetto con più vigore. Perché bisogna sempre sapersi rialzare dopo una brutta caduta. Questa è la cultura che ha animato la nostra azione come imprenditori e nella vita». Perentorie e apparentemente intempestive, le parole del presidente del club blu- a rancione , Tonino Doino, appaiono illuminanti oggi, mentre la giovanissima società si accinge a disputare i primi playoff della sua storia.
Roma City, tutto a L'Aquila
Si riparte domenica da L’Aquila una delle compagini che hanno lottato al vertice del Girone F e che dovrà confrontarsi ora con la squadra di Maurizi, il tecnico già confermato per dare continuità al progetto immaginato dal magnate italo-statunitense che sulla cultura d’impresa ha costruito le basi di un’avventura che nel panorama calcistico italiano, in continua fibrillazione anche in questi giorni, sta facendo clamore. Il centro sportivo avveniristico creato negli ultimi due anni dalla famiglia Doino è il fiore all’occhiello del club, ammirato e festeggiato anche dal ministro per lo sport Andrea Abodi in una recente visita al Riano Athletic Center. Il luogo del cuore dove si sta cercando di alimentare un progetto che nasce dal basso e guarda al futuro con ambizione. La Juniores di Buttaroni ha, intanto, centrato la poule scudetto nazionale (domani in Sardegna affronta la Cos Sarrabus Ogliastra) e ha riempito di gioia i vertici del club e ogni singolo componente della società della famiglia Doino, pronta a investire nel settore giovanile consapevole che è questa la strada virtuosa da seguire.
Il progetto donne del Roma City
Ma anche nel calcio femminile che sarà curato da Paolo Doino, col nipote Daniele Doino vice presidente del Roma City. Strutture e talenti da far crescere nelle migliori condizioni possibili, accompagnandoli in un percorso formativo che va oltre il calcio. Il club, per esempio, pensa a corsi di inglese anche per rimarcare la cultura statunitense che si respira al City. Ma anche a percorsi professionali per i giovani atleti. «Non si vive per sempre di solo di calcio». E i risultati arriveranno. Anzi, sono già arrivati, perché questi playoff per i quali la squadra di Maurizi si è qualificata non sono un traguardo retorico. Ma un punto di partenza. «Noi non siamo dei risultatisti, ma sappiamo che con la cultura del lavoro si realizza sempre qualcosa di positivo. Viviamo questa esperienza con gioia - sottolinea Doino -. E ogni componente, dai direttori ai manutentori dell’Athletic Center, hanno un ruolo significativo. Un anno la retrocessione. Oggi siamo ai playoff pronti a dare tutto dopo un torneo importante. La tappa di un percorso che guarda lontano. Andremo a L’Aquila orgogliosi di quanto fatto ma per giocarcela con umiltà e la consapevolezza dei nostri mezzi».