Europei e Coppa America al via: come gestire le tante partite, cosa fa l'osteopata

Antonio Giovinazzo, che lavora da anni con sportivi e personaggi noti, ci spiega come gestire al meglio un'estate caldissima. Nel calcio, nello sport in generale (con le Olimpiadi) e anche nella musica
Europei e Coppa America al via: come gestire le tante partite, cosa fa l'osteopata
Chiara Zucchelli
8 min

Sarà un'estate caldissima: Europei, Coppa America e Olimpiadi nello sport. Ma anche tanti concerti in tutta Italia. Per chi lavora con il proprio corpo, vale per gli sportivi quanto per i cantanti, l'importante non è solo essere allenati, ma anche recuperare al meglio tra un impegno e l'altro. Antonio Giovinazzo, milanese, osteopata, lavora da anni con sportivi e personaggi noti, e ci spiega come poter gestire al meglio prestazioni e recupero quando il tempo è poco e la necessità di performare è, invece, tanta.

Quanto è diventato importante l’osteopata nello sport negli ultimi anni cioè da quando sono aumentati gli impegni di uno sportivo?

"L’osteopata è risultato una figura fondamentale nella performance di uno sportivo nel momento in cui si è compreso l’importanza che assume l’Osteopatia nel ruolo della prevenzione. Con un numero di impegni sempre maggiore e sempre più ravvicinati tra di loro, oltre alla funzione di recuperare nel più breve tempo possibile da eventuali infiammazioni, l’Osteopata risulta fondamentale già da prima per mantenere una corretta postura, una adeguata elasticità muscolare e mobilità articolare, dunque a ridurre il più possibile il rischio di infortuni ed ad ottenere il massimo dalla performance sportiva complessiva".

Osteopata e manovre prima di una gara o subito dopo: sì o no?

"Assolutamente sì, non c’è una controindicazione al Trattamento Osteopatico prima o dopo una gara. Ovviamente è importante focalizzare il motivo del trattamento, dove nel primo caso sarà in preparazione alla gara, dunque sarà importante ottimizzare la condizione fisica dell’atleta, mantenere un tessuto muscolare reattivo, incentrare il trattamento sull’attivazione muscolare e assicurarsi che non vi siano ipobomilità articolari che potrebbero condizionare la performance. Nel secondo caso il trattamento sarà a gara già avvenuta, dunque sarà importante concentrarsi sul recupero dell’atleta, approcciare eventuali contratture muscolari che si sono create o rigidità articolari che si sono formate durante lo sforzo".

Qual è la “manovra” che uno sportivo chiede più spesso?

"La tecnica più richiesta è senz’altro la manovra ad alta velocità e bassa ampiezza (HVLA), il famoso crack a livello articolare che dà un beneficio immediato. In cervicale e lombare soprattutto. È importante comprendere però che questa manovra, se non è unita ad altre tecniche sui tessuti molli legamentosi o muscolari circostanti, darà solo un beneficio momentaneo. Per mantenere i benefici a lungo è importante integrare delle tecniche per mantenere sempre una corretta elasticità del muscolo ed una corretta mobilità dell’articolazione, ed educare l’atleta ad esercizi di mobilità articolare ed esercizi di stretching muscolare".

L'Osteopatia può essere utile per gli infortuni muscolari?

"Bisogna sempre comprendere l’entità dell’infortunio muscolare tramite l’utilizzo di esami strumentali ed impostare un lavoro multidisciplinare con altri professionisti. Negli infortuni muscolari di lieve entità l’Osteopatia può avere grossi benefici. Tramite tecniche manuali si può alleviare il dolore, avere un maggior apporto di sangue e calore, rilasciare il tessuto muscolare, drenare le sostanze infiammatorie, dunque migliorare la circolazione sanguigna e linfatica nella zona colpita, accelerando il processo di guarigione".

Cambia qualcosa per il suo lavoro se uno sportivo è uomo o donna?

"Non ci sono differenze sostanziali. Tutte le tecniche possono essere applicate sia per l’atleta uomo che per l’atleta donna e non ci sono eventuali red flag per un sesso piuttosto che per l’altro. Si potrebbe parlare di una elasticità muscolare e legamentosa diversa tra donna e uomo per una questione ormonale, e dunque di una differenza nell’esecuzione e nell’efficacia di alcune tecniche tra uomo e donna. Ma a mio avviso anche il concetto che l’atleta donna presenta una maggior elasticità rispetto all’atleta uomo è ormai superato. Si vedono sempre più atleti uomini elastici e flessibili nell’esecuzione del loro gesto atletico. La differenza è nel mantenere sempre con costanza una muscolatura elastica ed una corretta mobilità articolare indipendentemente dal sesso dell’atleta".

Quando ci sono competizioni ravvicinate (Olimpiadi, Europei, Mondiali, Coppa America) cosa cambia rispetto a tornei più lunghi?

"Tra le competizioni con gare ravvicinate e i tornei più lunghi, la differenza fondamentale di cui bisogna tener conto è il minor tempo di recupero tra una gara e l’altra, ed il maggior carico di stress a cui è sottoposto l’atleta. Qui svolte un ruolo fondamentale la prevenzione. Il corpo dell’atleta deve risultare sempre una macchina perfettamente allineata e performante. Sia prima che dopo la gara. Un bravo professionista deve prendere in considerazione anche la gestione dello stress dell’atleta, dovuta agli eventi ravvicinati. Tramite l’Osteopatia si possono approcciare diverse strutture anatomiche in cui tende accumularsi lo stress dell’atleta, sia a livello posturale che a livello respiratorio, in modo da gestire meglio lo stress per aiutare l’atleta a mantenere calma, lucidità e concentrazione durante la competizione. L’Osteopatia dunque è un prezioso strumento per fornire supporto fisico ed emotivo. Una postura e una respirazione corretta contribuiscono a ridurre i sintomi dello stress".

Qual è, se c’è, la disciplina dove l’osteopata può incidere di più?

"L’Osteopata può essere utile in tutti gli sport, ovviamente in maniera diversa in base a ciò che viene richiesto dalla disciplina e dall’atleta. Negli sport di contatto come il calcio o il rugby l’Osteopata può aiutare a gestire gli impatti fisici ed a ridurre il rischio di infortuni muscolo-scheletrici. In determinati sport in cui vi è l’utilizzo di un’articolazione in particolare come ad esempio pallavolo o tennis con la spalla, l’Osteopata incide accertandosi di mantenere sempre una corretta mobilità articolare della stessa, un’elasticità muscolare e dunque a ridurre il rischio di lesioni durante i movimenti ripetuti ad alta velocità. È quindi importante tenere in considerazione la postura dell’atleta in relazione alla sua disciplina. Il trattamento viene personalizzato in base alle esigenze specifiche della disciplina sportiva praticata dall’atleta".

È vero che l’osteopata è fondamentale anche per i cantanti prima dei concerti?

"L’Osteopata svolge un ruolo fondamentale anche per i cantanti e per la loro performance durante i concerti. La postura, la salute generale e la respirazione sono tutti elementi fondamentali da migliorare per una performance vocale ottimale. Una postura adeguata con spalle aperte favorisce una diversa tonalità di suono. La capacità del cantante di respirare profondamente, dunque di avere un diaframma rilassato con una corretta espansione toracica, incide sulla proiezione della voce e sulla sua efficacia. È importante impedire la formazione di contratture muscolari a livello di diaframma, cervicale, mandibola e spalle, aree che spesso accumulano tensione durante le esibizioni vocali. I cantanti inoltre si scatenano spesso lungo il palco durante i loro concerti, dunque è importante conservare una corretta mobilità articolare e ridurre tensioni muscolari su tutto il corpo, permettendo una migliore fluidità nei loro movimenti e nell’esecuzione delle loro coreografie. Anche con i cantanti l’Osteopata ha un ruolo fondamentale sulla gestione dello stress e dell’ansia prima della loro esibizione".


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