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<p>La finale di coppa Italia, la quasi certezza di giocare la Supercoppa e la possibilit&agrave; di approdare per il secondo anno di fila in Champions League. Come cantava Lucio Dalla per il Bologna di Italiano &ldquo;l&rsquo;impresa eccezionale, dammi retta, &egrave; essere normale&rdquo;. Anche se i risultati sono decisamente speciali. A maggio la squadra di Piazza Grande pu&ograve; entrare nella storia e riempire d&rsquo;orgoglio i tifosi rossoblu. La finale di coppa Italia &egrave; a un pass

Italiano ha tante soluzioni offensive con Orsolini, Ndoye, Cambiaghi e Dominguez: tutti i dettagli


<p><strong>BOLOGNA </strong>-&nbsp;Si&nbsp;torna in scena. I Fab Four del Bologna le hanno cantate e suonate, a tantissimi avversari, con assist e gol. Ne hanno fatti di belli, di bellissimi. Ne hanno fatti tanti, importanti. <strong>Orsolini, Ndoye, Cambiaghi e Dominguez</strong>, insieme, in questo campionato, hanno segnato 23 reti. Il 45% del monte realizzazioni dell&#39;intera squadra rossobl&ugrave;, che per marcature &egrave; il quarto attacco della serie A, insieme a Milan e Napoli, con 51 gol, &egrave; stato prodotto da un loro acuto. E gi&agrave; contro l&#39;Inter i favolosi quattro vogliono riprendere il loro spartito. A maggior ragione dopo che a Bergamo i due titolari hanno un po&#39; stonato con Orsolini, <strong>l&#39;anima rock del quartetto</strong>, che ha proprio steccato. C&#39;&egrave; voglia di riscatto, fame di punti dopo un passo falso: gli esterni d&#39;attacco del Bologna proveranno a riprendersi subito il palcoscenico, stavolta, quello di casa. Il pubblico sar&agrave; quasi tutto dallo loro parte, ma lo spettacolo si preannuncia tosto, complicato. Forse il pi&ugrave; difficile della stagione perch&egrave; l&#39;Inter, gasata dall&#39;approdo alla semifinale di Champions League, &egrave; la capolista, ha fuoriclasse in tutti i reparti e una difesa solida, che incassa di media meno di un gol a partita. Ci sar&agrave; da correre, da rincorrere. Orsolini e soci sono gi&agrave; avvertiti e sono gi&agrave; pronti. Dovranno dare il loro contributo difensivo, ma anche creare pericoli in attacco, tenere in apprensione i laterali nerazzurri. Le qualit&agrave; per riuscirci non mancano. Spesso sono stati loro a fare la differenza, a far fare punti al Bologna, a dare una spinta in pi&ugrave; ad una squadra che imposta parte del suo gioco sugli esterni offensivi.&nbsp;&nbsp;</p>

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<h2>Doppia coppia contro l&#39;Inter</h2>

<p>&nbsp;E allora all&#39;appuntamento di Pasqua contro l&#39;Inter <strong>Vincenzo Italiano</strong> potr&agrave; presentarsi con una doppia coppia, di valore. Certo non giocheranno tutti e quattro insieme contemporaneamente. Ma l&#39;allenatore del Bologna sa di avere in tasca un potenziale poker, perch&egrave; i due che cominceranno la partita dalla panchina nel secondo tempo permetteranno, se dovessero subentrare, di non far calare l&#39;intensit&agrave;, la qualit&agrave; sugli esterni d&#39;attacco. Anzi i due cambi potrebbero addirittura dare un&#39;accelerazione al ritmo della gara. Non &egrave; un caso che la squadra rossobl&ugrave; nel secondo tempo abbia spesso avuto lo sprint decisivo per vincere, anche ribaltando situazioni di svantaggio. Se si fossero giocati solo i secondi 45 minuti pi&ugrave; recupero il Bologna avrebbe 59 punti in classifica. Sarebbe la prima di questa particolare graduatoria e vedrebbe ancor pi&ugrave; riconosciuti i meriti degli esterni d&#39;attacco che spingono tutti, sia chi gioca titolare sia chi subentra.</p>

<h2>Il rendimento degli attaccanti</h2>

<p>Con <strong>Orsolini </strong>a volte bisogna avere pazienza, ma basta aspettare per vederlo fare giocate decisive: &egrave; il capocannoniere del Bologna con 11 reti (1 ogni 2,18 presenze di media), il giocatore che da tre stagioni consecutive va in doppia cifra in serie A, il leader tecnico. E gli altri esterni lo stanno seguendo, imitando.<strong> Ndoye</strong> quest&#39;anno ha imparato ad esaltarsi pure in zona gol. Ha eliminato quello che la scorsa stagione era stato il suo limite segnando gi&agrave; 8 reti in 27 presenze, e anche <strong>Cambiaghi</strong>, con 1 gol, e <strong>Dominguez</strong>, con 3 alla sua prima stagione in Italia, si sono messi in scia. L&#39;ex dell&#39;Empoli, che ha saltato la prima parte di stagione per l&#39;infortunio al crociato, quando subentra sa spezzare gli equilibri e anche Benja &egrave; una scheggia di talento e grinta. I Fab Four sono caldi per questo finale di stagione. Gi&agrave; da domani contro l&#39;Inter dovranno tornare a cantare e suonare. Il Bologna conta su di loro.&nbsp;</p>

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